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Alba e Langhe | 13 giugno 2025, 18:37

Ad Alba il convegno di Confindustria Cuneo sul valore dell’intermodalità

De Filippis: «Pronti a diventare player europeo della logistica”

Nelle foto alcuni momenti dell'incontro tenuto oggi nell'Auditorium Centro Ricerche Pietro Ferrero ad Alba

Nelle foto alcuni momenti dell'incontro tenuto oggi nell'Auditorium Centro Ricerche Pietro Ferrero ad Alba

«Quando si parla di competitività, il trasporto delle merci non è un dettaglio: può arrivare a incidere fino al 30% sul costo finale del prodotto». Con questo dato diretto e inequivocabile, Ilario Abate Daga, responsabile del Servizio Infrastrutture e Logistica di Confindustria Cuneo, ha aperto il suo intervento al convegno “Connettere modi, moltiplicare opportunità: il valore dell’intermodalità”, tenutosi venerdì 13 giugno all’Auditorium del Centro Ricerche Pietro Ferrero di Alba.

L’incontro è stato introdotto da Bartolomeo Salomone, presidente di Ferrero Spa e vicepresidente di Confindustria Cuneo, da Luca Crosetto, presidente della Camera di Commercio di Cuneo – «L’export è una delle voci più rilevanti della nostra economia, quindi importantissimo il tema di oggi» – e da Andrea Tronzano, assessore al Bilancio e allo Sviluppo delle attività produttive della Regione Piemonte.

Abate Daga ha evidenziato come la provincia di Cuneo, caratterizzata da una pluralità di filiere – dal vino all’agroalimentare, dalla meccanica alla distribuzione – abbia nella logistica un elemento strategico per competere sulle lunghe percorrenze. «Le aziende che si sono strutturate, internalizzando la logistica o condividendo piattaforme, ne hanno tratto vantaggi concreti anche in chiave sostenibile», ha sottolineato.
Ha poi indicato i nodi infrastrutturali ancora presenti: «Mancano piattaforme intermodali vere, manca un aeroporto cargo, la linea ferroviaria Torino-Savona è sottodimensionata. Ma qualcosa si muove, anche grazie a un impegno condiviso». Il limite, però, non è solo fisico: «Il vero limite è culturale. Il modello just-in-time e l’obbligo di rispettare standard sempre più rigidi nei tempi di consegna impongono certezze che oggi l’intermodale fatica ancora a garantire. Ma è proprio qui che dobbiamo investire».
Contro la visione di una provincia isolata, Abate Daga ha offerto una prospettiva diversa: «Chi sostiene che Cuneo sia isolata guarda alla mappa con la lente sbagliata. Con il completamento dell’Asti-Cuneo siamo a meno di un’ora da snodi strategici come Orbassano o Alessandria, porta del retroporto di Genova. Siamo nel mezzo dei corridoi Lisbona-Kiev e Genova-Rotterdam: dobbiamo solo imparare a starci».
Ha quindi rimarcato l’importanza dell’ultimo miglio, spesso rappresentato da una sola strada o da un ponte, che può diventare un punto critico. «La provincia di Cuneo può contare su una coesione invidiabile. Il tavolo in Camera di Commercio, che presiediamo, vede insieme Confindustria, Astra, Confartigianato, Confcommercio, FAI, Coldiretti, Legacoop. Tutti insieme chiediamo infrastrutture, ma serve anche una politica dei trasporti condivisa».
In chiusura, un richiamo al ruolo delle imprese: «Le aziende stanno facendo la loro parte: si strutturano, innovano, puntano su servizi avanzati. Tocca a noi fare sistema. Confindustria è qui per questo: per supportare le imprese e portare richieste concrete e ragionate agli interlocutori giusti. Perché l’intermodalità diventi sempre più una scelta possibile e conveniente».

A seguire, il segretario generale dell’Osservatorio Transport Compliance Rating, Massimo Marciani, ha introdotto gli altri interventi della tavola rotonda.

Enzo Pompilio D’Alicandro, vicepresidente di Torino S.I.TO Spa, ha osservato: «Il trasporto stradale ha costi più bassi rispetto a quello intermodale, ma è un sistema che sta finendo. Gli autisti sono sempre meno disposti a lavorare 9 ore di fila, e in questo caso la risposta è l’adattamento attraverso l’intermodalità».

Anche Sabrina De Filippi, amministratrice delegata e direttrice generale di FS Logistix (Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane), ha sottolineato l’urgenza di una transizione sostenibile: «È importante avere dei progetti in mano da implementare ed essere resilienti. Far crescere la logistica in Italia, diventando un esempio per l’Europa, è il nostro obiettivo. Vogliamo diventare player europeo della logistica. Siamo consapevoli che l’intermodalità deve partire prima di tutto da partnership».

Cristina Manara, dirigente Logistica, Infrastrutture e Ambiente di Confindustria Piemonte, ha dichiarato: «Stiamo lavorando dando da una parte praticità e dall’altra cultura d’impresa. Oggi torniamo a casa con la volontà di parlarci maggiormente su tutti i piani. Sappiamo di dover lavorare per standardizzare progetti per il trasporto interzonale, anche per piccole e medie imprese».

Federica Montaresi, commissario straordinario dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale, ha aggiunto: «Per rendere efficiente un’infrastruttura, deve essere accompagnata da un servizio altrettanto efficace. La collaborazione tra pubblico e privato e la digitalizzazione sono alla base di ogni passo avanti».

Francesco Raschi, vicepresidente Cargo & Real Estate di SEA Aeroporti Milano, ha ribadito: «Ad un certo punto, quello che si scrive si deve fare».

Emanuela Stocchi, presidente PIARC Mondiale, ha concluso: «È necessario superare la verticalizzazione per sviluppare il concetto intermodale. Le merci devono poter passare da una modalità di trasporto all’altra in caso di interruzione, per permettere un processo più fluido».

A chiudere l’incontro Franco Fenoglio, General Advisor di Rolfo Holding Spa. Fenoglio ha lasciato ai presenti un messaggio chiaro: «Quello che sono riuscito a fare nella mia vita l’ho fatto perché sono stato capace di creare squadre vincenti. Questo mi auguro di portarci tutti a casa oggi: la volontà di parlarci, confrontarci e condividere. Sappiamo cosa si deve fare, ora non ci resta che farlo».

Gabriella Fazio

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