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Cuneo e valli | 20 luglio 2025, 07:03

STORIE DI MONTAGNA 172 / Antonio e la storia di un professore con un cuore di liutaio

Antonio Giovannini vive a Caraglio e nel suo piccolo laboratorio costruisce chitarre che oggi sono in mano a musicisti famosi. Col ricavato aiuta un orfanotrofio sulle Ande

STORIE DI MONTAGNA 172 /  Antonio e la storia di un professore con un cuore di liutaio

Ma tu lo sai che la chitarra che suona Francesco Sarcina, frontman delle Vibrazioni, è stata costruita a Caraglio in un piccolo laboratorio artigianale? Anche quella di Alessandro Gallo dei Reale, un gruppo che suona in tutto il mondo, arriva dallo stesso posto.

Io non lo sapevo! Questa storia mi è stata segnalata da Alessio Destefanis, un musicista, che ringrazio per avermi fatto conoscere Antonio Giovannini e a sua incredibile storia che oggi ti racconto!

Antonio arriva da un piccolo paesino montano del Trentino, ma vive a Caraglio da ormai 25 anni. Inizia il suo percorso come cantautore, lavorando nel suo piccolo studio di registrazione.
Arrangiavo i brani e ho scritto dei musical, ho seguito per un periodo una Suora che faceva musica Rap, con cui abbiamo fatto due cd. Suor Alessandra era la sorella di mia moglie e così, per amore, mi sono ritrovato a Caraglio! Ho fatto per 34 anni l'insegnante di religione, per 15 in Trentino e poi presso l’Istituto professionale Grandis di Cuneo. Un lavoro che ho amato tantissimo!
Ma oggi Antonio fa il liutaio. Come è arrivata questa svolta?


Mi racconta di avere iniziato per caso, circa 15 anni fa, dopo aver saputo che un suo conoscente stava costruendo una chitarra elettrica. È sempre stato un ragazzo dotato di tanta manualità, fin da giovane scolpiva e faceva piccoli lavoretti in legno e così, quello stimolo, lo porta a provare a costruire la sua prima chitarra.
Ai tempi c’erano molti blog, video e tutorial che insegnavano a costruire strumenti musicali e così, dopo aver appreso un po’ di notizie e acquistato un set di legname, senza nessuna attrezzatura e tutto artigianalmente, ho costruito la mia prima chitarra: ci ho messo più di sei mesi!


Il suono dell’opera finita viene fatto sentire a un amico chitarrista professionista trentino che dà il suo rimando per fare delle migliorie allo strumento. Nasce, così, il desiderio di costruirne un’altra e di perfezionarla.
Inizia così la costruzione di un altro strumento e l’acquisto dei primi attrezzi. La sua voglia di creare diventa inarrestabile. Ma Antonio è un artista, ma anche un perfezionista e la ricerca di un suono sempre migliore lo porta a brevettare una nuova “Catena” per la cassa armonica. Da ormai più di 100 anni c’era un brevetto americano che prevedeva una x di abete che rinforzano la cassa armonica per reggere la tensione delle corde. Antonio ha brevettato il DNA, ovvero un nuovo modo di fare questa catena e ha depositato il brevetto.
La costruzione degli strumenti continua e occupa tutto il tempo libero dopo l’insegnamento.


Sono arrivato ad avere 20 chitarre e con l’arrivo dei 4 figli, in casa lo spazio iniziava a scarseggiare! Ho provato a venderle sui mercatini online, ma non si riusciva trovare un mercato! Lavoravo come insegnante, quindi uno stipendio ce l’avevo, ma la mia voglia di costruire era parte di me, dovevo trovare il modo di dare valore ai miei strumenti e di farli conoscere!


Arriva così un’iniziativa davvero lodevole da parte di Antonio.


Decide di usare le sue chitarre come mezzo per fare beneficenza.
Una sua allieva del Trentino, Daniela, aveva aperto in Perù un orfanotrofio per accogliere bambine disabili abbandonate, a 3000 metri. Una ragazza che decide di dedicare la sua vita a questo progetto e una studentessa che è rimasta nel cuore di questo professore con l’anima di liutaio e che inizia così a sostenere questo progetto.
Tolte le spese del materiale, tutto il valore della chitarra è stato devoluto per questo bellissimo progetto. Dal momento che abbiamo preso questa decisione abbiamo iniziato a vendere! Siamo stati contattati da tutta Italia e dall’estero e ho venduto quasi tutti i miei strumenti!


È stato il contatto con Massimo Varini, un grande chitarrista italiano, che è il principale compositore delle canzoni di Nek (come Laura non c’è) e oggi suona con Biagio Antonacci, ma in passato con Laura Pausini, Vasco Rossi, a dare lustro al progetto e a farlo conoscere.
Gli ho mandato una mail e mi ha risposto subito, entusiasta del progetto benefico e gli ho inviato una chitarra. Un suo post sui social ha raggiunto molte persone e sono riuscito a vendere quasi tutte le chitarre, aiutando in modo consistente il progetto della mia allieva!


Quattro anni fa, però, Antonio si scontra con la nuova realtà della scuola.
Per 34 anni ho fatto il mio lavoro amandolo ogni singolo giorno, fare il professore mi piaceva moltissimo, soprattutto il rapporto con gli allievi, ma negli ultimi anni le cose sono cambiate e per un mio malessere personale non mi sentivo più a mio agio. Così, di comune accordo con la mia famiglia, ho deciso di fare il liutaio di professione! Dopo un periodo di aspettativa ora sono 4 anni che vivo con questo lavoro
Un grande passo quello di Antonio, ma calibrato, perché aveva già da tempo trovato il suo mondo tra corde e legname.
Segui la sua pagina Instagram per saperne di più: https://www.instagram.com/angy_guitars e conoscere dove volano oggi le chitarre che nascono a Caraglio.
Antonio quando crea uno strumento percorre un viaggio, un percorso che parte dalla scelta del legno, che spesso ha una storia importante, che si snoda tra le sue mani capaci di dare forma al materiale scelto e di arrivare a trasformare pazienza, capacità e creatività in un oggetto che, attraverso il suo suono, con la vibrazione delle corde, porta chi lo ascolta ad assaporare il valore della musica e le emozioni nascoste dentro quella cassa armonica.


Il progetto solidale è rimasto, ancora oggi chi acquista una chitarra di Antonio – ovvero una Angy Guitar – deve destinare il 30% del pagamento alla piccola scuola in Perù.
I suoi strumenti sono sempre più belli, performanti, unici e non smette mai di sperimentare, perché per Antonio la chitarra è un mondo, il suo mondo che vede coinvolta tutta la sua famiglia e i figli che iniziano a trovare modi per decorare le chitarre e iniziano ad apprendere il mestiere di liutaio. Anche Marina, la moglie, si occupa dei social.
Una frase dice: “Se puoi sognarlo puoi farlo”, questa storia dimostra che una passione può diventare un mestiere. Bisogna crederci ed essere bravi come Antonio che con la sua calma, la sua umiltà, mi ha mostrato il suo piccolo grande mondo che ho conosciuto in una mattina di luglio facendomi capire, ancora una volta, che ogni momento è giusto per vivere la propria stagione.

Cinzia Dutto, scrittrice cuneese,  ama definirsi una cacciatrice di storie, racconta di storie persone speciali, scelte differenti, montagna e buon vivere.

Gira la provincia alla ricerca di vite uniche e particolari.

Cinzia ha un profilo instagram https://www.instagram.com/cinzia_dutto_fanny e un sito dove puoi trovare il riferimento a tutte le sue pubblicazioni www.cinziadutto.com  

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