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Attualità | 23 luglio 2025, 18:30

Tavoli in Provincia per l'accorpamento delle dirigenze scolastiche: l'accordo per 3 su 5

Dopo ore di dialogo e confronto con sindacati, ufficio scolastico provinciale e regionale, dirigenti e sindaci si va verso l'individuazione degli istituti coinvolti per evitare il commissariamento

Tavoli in Provincia per l'accorpamento delle dirigenze scolastiche: l'accordo per 3 su 5

Si sono concluse le due intense giornate in Provincia, dove si sono riuniti i tavoli di concertazione sul dimensionamento scolastico. Presenti sindaci, ufficio scolastico provinciale e regionale, dirigenti e sindacati.

Un adempimento amministrativo, legato ai fondi Pnrr, che toccherà 5 dirigenze delle scuole cuneesi tra istituti comprensivi e superiori. Una decisione rinviata da anni che con il 31 ottobre di quest'anno trova il termine ultimo entro il quale la Regione dovrà deliberare e trasmettere il documento al Ministero dell'Istruzione e del Merito.

Sarà, però, prima la Provincia a dover deliberare entro il 31 luglio. 

Ma, almeno per questo primo termine, pare tacito che non potrà essere rispettato, sia per i tempi tecnici di acquisizione dei documenti dalle Amministrazioni comunali sia in considerazione del mancato accordo su tutti e 5 gli accorpamenti da effettuare.

Alla fine degli incontri, durati il lunedì dalle 8 -16,30 e ieri dalle 10 alle 19.30 di cui 2 o 3 ore per ogni singola proposta, si è giunti infatti alla decisione condivisa di 3 accorpamenti, che verranno portati avanti, ma due da definire: uno in trattativa e ancora nulla di fatto per il quinto.

Il consigliere provinciale Roberto Baldi a cui il presidente Luca Robaldo ha affidato la delega delle scuole si è detto fiducioso e soddisfatto: “Sono stati tavoli costruttivi. Partendo dal presupposto che nessuno è d'accordo, si è consapevoli che ci si deve adeguare per evitare il commissariamento. Sono un paio le proposte che potrebbero andare in porto. E' stato un confronto leale e ringrazio i sindacati che hanno espresso le loro perplessità, pur restando aperti al dialogo e rispettando le posizioni di ognuno. Si è mediato per trovare una soluzione condivisa”.

L'idea era di coinvolgere tutti i territori, ma non è così semplice, “abbiamo cercato di seguire l'atto di indirizzo, criteri di territorialità e della proposta formativa – precisa Baldi -, tenendo conto degli ultimi tagli e delle marginalità. Abbiamo fatto valutazioni attente per arrecare meno danni possibili” ha aggiunto Baldi.

Proseguono, quindi, i ragionamenti per non stravolgere le realtà, ma allo stesso tempo raggiungere una soluzione condivisa che scongiuri l'intervento di un commissario esterno. Prossima settimana ci sarà un nuovo contatto con i sindacati.

Sara Aschero

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