Come segnala sulla sua pagina Facebook l'assessore regionale del Piemonte per lo Sviluppo e promozione della montagna Marco Gallo, è stato liberato a Ferrere, nel comune di Argentera in Valle Stura, un esemplare di avvoltoio monaco, dopo essere stato recuperato e curato dal Centro Recupero Animali Selvatici (CRAS) di Bernezzo.
L'avvoltoio era stato trovato in condizioni critiche a Sampeyre, in valle Varaita, debilitato e affamato. I Carabinieri Forestali hanno trasportato il rapace al CRAS, dove ha ricevuto tutte le cure necessarie per recuperare forza e vigore.
Il rilascio, avvenuto lungo la strada per il Puriac, ha visto la partecipazione del presidente della Provincia di Cuneo Luca Robaldo, del sindaco di Argentera Monica Ciaburro e del presidente del CRAS Matteo Attolico, insieme a volontari ed esperti del settore.
"Vederlo spiegare le ali e prendere il volo è un bel simbolo della resilienza della natura e dell'impegno quotidiano di enti e volontari per la tutela della biodiversità", ha commentato l'assessore regionale Marco Gallo, che ha definito il momento "emozionante" nel suo post sui social.
L'avvoltoio monaco, uno dei più grandi rapaci europei con un'apertura alare che può superare i 2,8 metri, rappresenta una specie di grande importanza ecologica. La sua presenza era scomparsa dal territorio italiano dagli anni '60, rendendo questo episodio ancora più significativo per la conservazione della fauna selvatica.
L'operazione di recupero e rilascio testimonia l'efficacia della collaborazione tra istituzioni, forze dell'ordine e associazioni ambientaliste nel proteggere e preservare la biodiversità del territorio alpino. Il CRAS di Bernezzo si conferma punto di riferimento fondamentale per il recupero della fauna selvatica in difficoltà, dimostrando professionalità e dedizione nel riportare in natura animali che diversamente non avrebbero possibilità di sopravvivenza.
















