Riceviamo e pubblichiamo una lettera-appello di alcuni cittadini che analizzano la possibile annessione della valle Ellero nel Parco del Marguareis.
Gentile Direttore,
si discute dell’ipotesi di estendere il Parco del Marguareis alla Valle Ellero.
Una decisione che potrebbe cambiare il futuro del territorio e che merita una riflessione più ampia delle sole ragioni ambientali.
Risorse idriche
La Valle Ellero è cruciale per l’approvvigionamento d’acqua. Da Pian Marchisa al Lago dei Biecai fino al Lago di Serra degli Ulivi, si parla di aree dove è in progetto una nuova presa per l’acquedotto, destinata a sostituire l’attuale sistema dei Dho, ormai insufficiente. Inserirle nel Parco significherebbe rendere più difficili, se non impossibili, interventi urgenti in caso di emergenze idriche, in un contesto di estati sempre più aride.
Burocrazia e vincoli
L’esperienza insegna: nuovi territori nel Parco portano a procedure più lunghe e complesse. Concretamente, niente più infrastrutture leggere per il turismo sostenibile, come nuove strade bianche per camminate ed escursioni in bicicletta. Ogni iniziativa richiederebbe autorizzazioni estenuanti, frenando lo sviluppo di un turismo di qualità che rappresenta il futuro della montagna.
Proprietari penalizzati
Recintare un terreno, vendere un lotto, fare piccoli lavori rischierebbe di diventare un percorso a ostacoli. Con l’ulteriore limite della prelazione del Parco sugli acquisti e le vendite, che mina la libertà dei proprietari e crea incertezza a chi vive e lavora in valle da generazioni.
Caccia e pesca
L’inclusione della Valle Ellero nel Parco comporterebbe il divieto generalizzato di caccia e pesca. Attività che, se regolamentate, non sono solo tradizione: sono strumenti di gestione ambientale, di controllo della fauna e di presidio del territorio. Cacciatori e pescatori hanno sempre contribuito alla cura della montagna: escluderli significherebbe perdere un alleato importante.
Una scelta irreversibile
Una volta dentro al Parco non si torna indietro, neppure di fronte a emergenze idriche o nuove esigenze sociali.
Per tutte queste ragioni riteniamo necessario aprire un vero percorso di consultazione pubblica con cittadini, amministratori, agricoltori, allevatori, cacciatori, pescatori e operatori turistici. Non si tratta di essere contro il Parco per principio, ma di garantire che ogni scelta sia condivisa e non diventi un freno allo sviluppo e alle opportunità future della Valle Ellero.
Con stima,
Sarotto Claudio, Griseri Gianfranco, Gavotto Luca, Mansuino Gianni, Torre Franca
















