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Attualità | 18 ottobre 2025, 09:26

DIGIWater: Smart Digital Water System per ridurre le perdite di acqua negli acquedotti [FOTO e VIDEO]

Presentati alla Fondazione DIG421 di Cherasco, i risultati delle sperimentazioni a Marene e Cavallermaggiore. Migliorata la gestione e la riduzione delle perdite non visibili

Presentato ieri, venerdì 17 ottobre, presso la Sala dei Cento in Fondazione DIG421 a Roreto di Cherasco, il progetto “DIGIWater” l’innovazione digitale per efficientare il sistema degli acquedotti.  

“Smart Digital Water System” è una di quelle iniziative che scaturiscono dalla ricerca di nuove sfide volute da Giuseppe Pacotto e che hanno coinvolto la Fondazione DIG421 di Cherasco, col supporto del direttore Elio Becchis e di Vincenzo Villois.

(Giuseppe Pacotto)

Nata per migliorare la gestione delle reti idriche attraverso l’uso di tecnologie digitali avanzate, l’iniziativa, promossa dalla Fondazione DIG421 in collaborazione con Alpi Acque S.p.A, Tesisquare ed il Politecnico di Torino, dipartimento di Scienze, Progetto e Politiche del Territorio, ha dunque l’obiettivo di ridurre le perdite d’acqua e ottimizzare l’uso delle risorse idriche, grazie a un innovativo sistema di monitoraggio intelligente.

La fase sperimentale ha visto la fondamentale partecipazione di Alpi Acque S.p.A., che gestisce acquedotti in varie zone della provincia di Cuneo, offrendo dati fondamentali e collaborando attivamente nei test condotti nei comuni di Marene e Cavallermaggiore.

Durante la presentazione dei risultati dell’iniziativa abbiamo raccolto le voci dei protagonisti a cominciare dal direttore del DIG421 Elio Becchis: “È stato un momento di confronto importante, che ha visto la partecipazione di operatori del settore, sindaci, istituzioni e cittadini in cui sono stati presentati i risultati raggiunti e i benefici concreti di un progetto che coniuga innovazione, tecnologia e sostenibilità. Un’occasione per discutere insieme le possibilità di applicazione nei comuni del territorio.”

Ad illustrare il progetto Giuseppe Pacotto, CEO di Tesisquare, Simone Mauro, Presidente di Alpi Acque, Gianvito Urgese, Politecnico di Torino, Claudio Careglio, Direttore di Alpi Acque, Andrea Dovetta, del servizio acquedotto Alpi Acque, Davide Sannazzaro, sindaco di Cavallermaggiore, Alberto Deninotti, sindaco di Marene.

L’incontro è stato moderato dalla giornalista e divulgatrice Renata Cantamessa e sono intervenuti Giorgio Bergesio, Senatore e Vicepresidente Commissione attività produttive, Marco Gallo, Assessore Regione Piemonte, Emanuele Di Caro, Presidente Cogesi, Davide Falletto, Presidente Ente d’ambito.

(Renata Cantamessa e Giorgio Bergesio)

Presenti molti addetti ai lavori e amministratori locali, fra cui il sindaco di Savigliano Antonello Portera, il vicesindaco di Cherasco Umberto Ferrondi e il direttore di Ascom Bra Luigi Barbero.

La serata ha costituito un momento di ragionamento e di presentazione concreta dei dati emersi dalla ricerca sviluppata nei comuni di Cavallermaggiore e Marene, dove sensori e software basati su algoritmi di intelligenza artificiale accelerano la rilevazione delle perdite d’acqua e migliorano il monitoraggio del corretto funzionamento degli acquedotti. Il progetto ha infatti previsto l’installazione di sensori in grado di rilevare il flusso e la pressione dell’acqua nelle tubature. I numerosi dati vengono analizzati da una piattaforma software che utilizza algoritmi di intelligenza artificiale e che mira non solo a visualizzare eventuali perdite nella rete idrica, accelerandone la loro individuazione, ma anche a rilevare anomalie di pressione negli acquedotti, anticipando eventuali problemi futuri.

I primi test effettuati nei Comuni di Marene e Cavallermaggiore hanno mostrato risultati incoraggianti: gli algoritmi sviluppati hanno confermato circa il 90% delle perdite che il gestore aveva riscontrato nel corso del monitoraggio della rete, dimostrando così l’efficienza del sistema. I benefici a livello di gestione delle risorse idriche apportati da un sistema predittivo, sono evidenti.

La piattaforma software realizzata consente inoltre di simulare online il comportamento della rete idrica, permettendo di verificare preventivamente, tramite il gemello digitale, gli effetti di eventuali modifiche alla rete, come l’apertura o la chiusura di valvole, prima di applicarle sull’infrastruttura reale.

L’applicazione di questo gemello digitale dell’acquedotto ha facilitato la “progettazione della distrettualizzazione” dell’acquedotto di Cavallermaggiore, volta a facilitare gli interventi tecnici, circoscrivere l’impatto di eventuali perdite e intervenire con maggiore rapidità.

Il gruppo di ricerca EDA del Politecnico di Torino, guidato dal professor Gianvito Urgese, ha valorizzato nel progetto le tecnologie AI, i sensori intelligenti, il cloud computing e l’automazione dei dati. Il tutto per affrontare in modo efficace le sfide ambientali e infrastrutturali che interessano oggi le nostre città e le industrie.

Oltre all’evidente vantaggio di un sistema parallelo per la buona gestione degli acquedotti è emersa la possibilità di individuare precocemente le perdite occulte, quelle non visibili: una sfida è ridurle il più possibile, per ridurre ulteriormente i costi in termini energetici.

Gli interventi a margine dell'incontro (GUARDA IL VIDEO)

Silvano Bertaina

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