“Mia patria dilettissima”, così l’ex direttore della Farmacia Centrale Militare il dott. Luigi Dompè nel marzo del 1892 indicava Fossano, quando “Sano di mente e di corpo” redigeva un testamento olografo col quale chiamava ad erede d’ogni suo bene la sua città natale con il preciso vincolo di usare l’intero cospicuo patrimonio per disporre l’istituzione di un Asilo infantile per i soli ”bimbi poveri d’ambo i sessi nati e residenti nel Borgo Sant’Antonio e regioni adiacenti”.
Nel marzo 1894, vedeva la luce il nuovo ente che solo quattro anni più tardi cominciava ad accogliere i primi bambini di famiglie borgatine povere od ingenti. A questi, del tutto gratuitamente, veniva offerto insieme al servizio educativo assistenziale anche quello della refezione, pranzo di mezzodì (e poi anche merenda), che per molti di loro rappresentava anche l’unico pasto della giornata.
Così inizia la storia del “Asilo Luigi Dompé”. All’importante istituzione viene ora dedicato un accurato studio nel quale si raccontano le vicende dell’Asilo, e nel contempo si offre un prezioso spaccato di oltre cento trent’anni di vita fossanese. ”L’Asilo del Borgo”, questo il titolo del corposo e documentato volume sul “Dompé” che Giovanni Cornaglia ha curato su mandato dello stesso ente “Asilo Luigi Dompé” e che è stato possibile realizzare anche grazie alla generosa disponibilità della Fondazione e della Cassa di Risparmio di Fossano.
Ad ospitare la presentazione del libro di cui Ezio Lignola tratteggerà i caratteri essenziali, anche alla presenza del Sindaco, il prossimo mercoledì 5 novembre alle ore 18, sarà la Sala Rossa del Palazzo Comunale. Scelta non casuale quest’ultima, sia per lo storico ed intimo legame tra i due enti (Comune ed Asilo), ma anche perché le assemblee del CdA dell’Asilo per decenni si sono tenute proprio in quella sala dove, tra l’altro, lo stesso generoso dottor Luigi Dompé, da consigliere ed assessore comunale, ebbe modo di dare il proprio contributo all’amministrazione della città.














