Le Langhe tornano a brillare sulla scena mondiale del vino. Nella prestigiosa “Top 100” 2025 di Wine Spectator, la rivista americana che influenza il mercato internazionale, tre etichette piemontesi si sono conquistate un posto tra i migliori vini del pianeta. Il Barbaresco 2021 dei Produttori del Barbaresco, al settimo posto assoluto, guida la pattuglia langarola, seguito dal Barolo Cannubi 2021 di Damilano (n. 55) e dal Barolo 2021 di Matteo Ascheri (n. 67). Tre nomi che raccontano la tradizione e la qualità delle colline patrimonio Unesco, capaci di competere con i grandi rossi di Bordeaux e con le etichette californiane.



Il risultato è significativo non solo per il prestigio internazionale, ma anche per il legame con il mercato statunitense, il più importante per l’export italiano, oggi messo alla prova da dazi e rallentamenti. La presenza delle Langhe nella classifica conferma la forza di un territorio che, pur con numeri più contenuti rispetto alla Toscana, continua a rappresentare un riferimento per gli appassionati e i critici d’oltreoceano.
Nel complesso, l’Italia piazza 20 vini nella “Top 100”, lo stesso numero della Francia, mentre gli Stati Uniti restano inarrivabili con 33 etichette. La denominazione più rappresentata è il Chianti Classico, con cinque vini, segno del forte legame con il mercato americano. Accanto ai rossi toscani e piemontesi, la classifica premia anche altre regioni: dal Brunello di Montalcino al Prosecco di Conegliano Valdobbiadene, fino al Vermentino ligure e al rosato dell’Etna.














