Lunedì 24 novembre, alle 18, la sala del ristorante “Belli e Buoni” in via Spielberg 68 a Saluzzo ospiterà la presentazione del nuovo romanzo di Sami Imami, “L’aquila torna sempre al suo nido”, edito da Fusta.
L’autore dialogherà con Livio Partiti in un incontro a ingresso libero, aperto a tutti gli appassionati di narrativa contemporanea e di storie legate alla memoria e all’identità.
Il volume si inserisce nel percorso letterario di Imami, che prosegue il lavoro avviato con “Un mare, due popoli, una storia” (2019) e “La primavera arriva sempre in ritardo” (2023).
Anche questa volta lo scrittore affronta gli ultimi quarant’anni di storia dell’Albania, dalla caduta del comunismo ai flussi migratori verso l’Italia, intrecciando fatti reali e finzione narrativa per dare voce a chi ha vissuto quei cambiamenti sulla propria pelle.
La sinossi del romanzo introduce un racconto potente e drammatico. In un’Albania segnata dalla miseria del regime comunista, una linea di filo spinato elettrificato e guardie pronte a sparare a vista rappresentano il confine invalicabile con il resto del mondo. È da questo scenario oppressivo che Marco, sua moglie Marta e il piccolo Ilir, sette anni, tentano una fuga disperata verso la libertà.
Il viaggio li conduce davanti a un ostacolo che ha già inghiottito i sogni di tanti. Tra la minaccia della condanna a morte e la speranza di un futuro diverso, la famiglia avanza nonostante tutto.
L’incontro con un giovane soldato trasforma la tensione in una scena carica di drammaticità: l’innocenza di un bambino, un’arma puntata e un ricatto che costringe Marco a una scelta estrema, destinata a cambiare per sempre la vita di tutti i protagonisti.
Sami Imami è nato a Tirana, in Albania nel 1961. Laureato in agronomia, ha insegnato presso il Liceo agrario di Iballe fino al 1990. Con il collasso economico e i disordini del Paese, è costretto a emigrare e nel 1994 arriva in Italia. Da allora vive e lavora nel torinese, terra che lo ha profondamente influenzato e che lo ha portato a scrivere direttamente in italiano. Cittadino italiano dal 2011, oggi risiede a Saluzzo con la sua famiglia.
Con “L’aquila torna sempre al suo nido”, Imami aggiunge un nuovo tassello alla sua produzione letteraria, mantenendo al centro il legame tra memoria, identità e destino, in un racconto che parla di confini fisici ed emotivi e della forza di chi sceglie di non arrendersi.














