Ci sono luoghi che custodiscono libri e altri che custodiscono memorie. Venerdì 5 dicembre alle ore 17.30, alla Biblioteca Astense Giorgio Faletti, le due cose si incontrano in un gesto simbolico e potente: l’intitolazione di tre scaffali a tre “ragazze di Asti” – Daniela Albertelli, Alessandra Appiano ed Elisa Schininà – per trasformare il ricordo in impegno culturale e civile sul tema della salute mentale.

L’iniziativa nasce dall’associazione “Un libro per Daniela”, fondata da Luciano Cavallo, marito di Daniela Albertelli, e coinvolge le associazioni gemelle “Amici di salvataggio”, guidata da Nanni Delbecchi, marito di Alessandra Appiano, e “La Voce di Elisa”.

Quest’ultima è stata fondata a Savigliano dai genitori di Elisa, Antonia Bassignana, originaria di Asti, e Maurizio Schininà, ed è impegnata nella sensibilizzazione sul tema della salute mentale, nel sostegno di ragazzi con fragilità e nella lotta contro lo stigma legato al disagio psichico.
Tre storie diverse, unite da un destino doloroso e da una scelta comune: trasformare il lutto in una battaglia per la conoscenza, la cura e il superamento del pregiudizio.
Gli scaffali saranno collocati all’interno degli spazi della Biblioteca. Quello dedicato a Daniela Albertelli, libraia amata ad Asti, verrà inaugurato nello spazio riservato alla letteratura per l’infanzia, per ricordare la sua speciale empatia con i bambini. Sulla targhetta sarà indicato con orgoglio il suo mestiere: libraia. Alessandra Appiano ed Elisa Schininà saranno ricordate con due scaffali nell’area narrativa: la prima, vincitrice del Premio Bancarella 2003, la seconda, giovane scrittrice che con il suo libro “Noi, Voci invisibili” (Ed LeChâteau) ha dato voce alla sofferenza psichica.

All’evento sono stati invitati per primi i librai, a riconoscimento del loro ruolo essenziale di ponte tra autore e lettore. Saranno presenti autorità locali, gli psichiatri Mara Barcella e Paolo Milone. La lettura di alcune pagine di Capricci bestiali di Alessandra Appiano, a cura di Chiara Buratti, e l’accompagnamento musicale del gruppo “I Gatti Neri” con brani di Ray Charles arricchiranno il pomeriggio.
Tre scaffali, tre nomi, tre vite. E un messaggio chiaro: la salute mentale si conosce, si cura e si può guarire. Anche partendo dai libri.














