Sabato 13 dicembre presso la sala consiliare del comune, alle 17, l’amministrazione del comune di Demonte omaggia la figura di Bep Rous dal Jouve – Beppe Rosso “L’uomo della valle Stura”, cittadino insigne, originario per via materna, del vallone dell’Arma.
Nell'occasione verrà presentata l’antologia poetica delle liriche in lingua “DE SUMI E DE PEIRO” in lingua provenzale alpina e inaugurata presso la biblioteca la rassegna fotografica “BEPPE ROSSO UNA VITA DEDICATA ALLA SUA TERRA” a cura dell’ass. Pedo Dalmatia e della rivista Marittime.
Di origine demontina, poiché la mamma Maria Vera era della frazione Trinità, Beppe Rosso è stato figura pubblica dal dopoguerra agli anni 2000. Intellettuale a livello regionale è oggi riconosciuto come uno dei principali poeti in lingua piemontese e nei patois delle valli cuneesi. Scrittore in prosa e in poesia partecipò alla nascita dell’Escolo dou Po, sodalizio nato a Crissolo nel 1961 per valorizzare l’antica lingua provenzale alpina delle valli cuneesi e fondando assieme a Sergio Arneodo l’ass. internazionale Coumboscuro Centre Prouvençal.
Fu proprio verso la civiltà alpina che Rosso concentrò la sua attenzione, raccogliendone i vari aspetti e valorizzando le bellezze e ricchezze di un mondo antico che andava scomparendo. Per questa profonda convinzione diventò studio e ricercatore della civiltà montana, riuscendo a produrre importanti volumi dedicati alla valle Stura ed alla valli adiacenti. Storia, civiltà, lingua, patrimonio, arte, tradizioni.
Dice il sindaco di Demonte Adriano Bernardi, in una sola voce con la sindaca di Borgo San Dalmazzo (cittadina di cui Beppe Rosso fu sindaco): “La valle Stura è stata per Bep Rous dal Jouve / Beppe Rosso “Il grande solco”, titolo che siglò magnificamente uno dei libri di riferimento da lui scritti di storia e vita dedicati alla valle di origine. Un’affezione non causale, che va ricercata nelle radici profonde della sua famiglia, pastori transumanti di Pouracho / Trinità nel vallone dell’Arma (Comune di Demonte) e nel suo ruolo di intellettuale, di promotore culturale per la rivalutazione dell’antica Abazia di Pedona a Borgo San Dalmazzo, comune di fondovalle, di cui fu anche sindaco. La sua attenzione alla comunità borgarina ed al territorio vallivo è ancora oggi un esempio a cui tendere ed una strada che riteniamo importante seguire”.
A Demonte, il 13 dicembre, sarà dunque momento importante di affezione e anche occasione per sentire le elliriche creative tratte dalla recentissima antologia poetica “DE SUMI E DE PEIRO – DI SOGNOE. DI PIETRA”, a cui si uniranno testimonianze di persone che lo hanno conosciuto e lavorato assieme. A novant’anni dalla nascita e a trenta dalla morte, si omaggia “L’uomo della valle Stura” e la sua naturale vocazione letteraria. La sua ispirazione è la montagna, l’ambiente ancestrale, la fatica dell’uomo, la spiritualità come elemento naturale delle altezze, che apre ad un infinito di cieli “oltre le creste”
Durante la rappresentazione dell’opera letteraria, saranno esposte gli originali delle incisioni di Nino Baudino, contenuti nell’antologia appena edita da Coumbsocuro Centre Prouvençal.
Per info: Ufficio Turistico Comune di Demonte tel. 0171 955 903
















