A Roma, a Montecitorio alla Camera dei Deputati, quest’anno il Natale profuma di boschi del saluzzese, situati alle pendici del Monviso.
È un cimale di abete, proveniente dal diradamento di un bosco certificato Pefc (Programma per il riconoscimento degli schemi di certificazione forestale) situato a Pian Munè di Paesana, in Valle Po, ad accogliere simbolicamente le festività nella sede della Camera dei Deputati.
L’albero è visibile a Palazzo San Macuto, dalla Biblioteca della Camera dei Deputati, per tutta la durata delle feste.
Un gesto che unisce tradizione e sostenibilità, portando a Roma nel cuore delle istituzioni italiane il messaggio della cura responsabile delle foreste.
L’iniziativa, promossa da Pefc Italia – l’ente che da oltre vent’anni certifica e promuove la gestione forestale sostenibile nel nostro Paese – rientra nel percorso annuale che, nel periodo natalizio, coinvolge proprietari e gestori di boschi certificati per raccontare il valore del patrimonio forestale nazionale e delle sue filiere.
Quest’anno protagonista è Walden srl, giovane Pmi saluzzese attiva nella forestazione e nello sviluppo sostenibile.
Il cimale esposto a Montecitorio proviene infatti dai lavori di cura e manutenzione di uno dei boschi gestiti dall’azienda, impegnata nell’attuazione dei piani forestali di diversi Comuni del territorio. “Una porzione di albero che normalmente sarebbe destinata alla cippatura, - spiegano dalla Walden - convertita in energia o compost secondo i principi dell’economia circolare, ma che in questa occasione è stata trasformata nel simbolo più iconico delle feste invernali”.
Walden conferma così la sua vocazione per progetti innovativi e comunicativi. Lo scorso anno l’azienda aveva stupito con un’azione di ‘Gps drawing’: un tracciato lungo oltre 60 chilometri sulle montagne tra le Valli del Monviso e il Saluzzese, che, visualizzato su app, disegnava un gigantesco albero di Natale.

(La certificazione del cimale di abete proveniente dai boschi di Paesana, località Pian Munè, in Valle Po)
Un’opera di ‘Position Art’ pensata per sensibilizzare sull’importanza delle foreste e sul loro ruolo nella vita delle comunità montane. Lo stesso spirito che anima l’iniziativa di Montecitorio.
“In un Paese dove il 40% del territorio è coperto da foreste, regalare un albero di Natale proveniente dai nostri boschi gestiti e certificati è un invito a dedicare sempre più attenzione alla custodia di questo patrimonio minacciato da abbandono e crisi climatica - afferma Giacomo Bergese, co-fondatore di Walden. - È un gesto che promuove la gestione sostenibile e invita la collettività a prendersi cura della natura”.
Il taglio e la preparazione del cimale hanno richiesto competenze tecniche e massima attenzione. Gli operatori forestali locali, insieme a un arboricoltore specializzato nella protezione della pianta durante il trasporto, hanno realizzato un lavoro accurato.
Fondamentale anche il contributo di Legnami Valle Po Paesana, Badariotti, Colomba e Miretti, realtà territoriali che hanno collaborato con disponibilità e professionalità.
Soddisfazione anche da parte del Pefc Italia: “Abbiamo accolto con grande piacere la scelta della Camera dei Deputati di ospitare un cimale proveniente da foreste certificate del Cuneese - sottolinea il presidente Marco Bussone - È un gesto che valorizza la gestione responsabile del patrimonio forestale e il lavoro quotidiano di comunità e professionisti. Ci auguriamo che diventi un modello per altre realtà”.
L’iniziativa si inserisce in una strategia territoriale condivisa nelle Terre del Monviso, dove si lavora per dare nuovo valore ai paesaggi forestali. Ne è un esempio il Polo del Legno del Monviso, promosso dalla Città di Saluzzo con la Fondazione Amleto Bertoni, che riunisce amministrazioni, imprese e realtà formative per rilanciare le filiere locali attraverso pianificazione, certificazione e progetti innovativi come la nascita di una Green Community.
Non soltanto un elemento decorativo, ma un simbolo di un futuro in cui il verde italiano torni a essere una risorsa viva, centrale e condivisa dalle comunità che lo abitano.















