A conclusione di un anno particolarmente intenso, l’Enoteca Regionale del Roero ha voluto incontrare le cantine del territorio e gli operatori del settore per un momento di riflessione condivisa e di auguri.
L’appuntamento si è svolto a Canale, nella suggestiva cornice dell’ex Chiesa di San Giovanni, alla presenza delle cantine aderenti, di operatori turistici del Roero, di autorità e ospiti.
In apertura, il Presidente dell’Enoteca Marco Perosino ha tracciato un bilancio delle numerose attività sviluppate nel corso del 2025: molte iniziative promosse presso la sede dell’Enoteca, eventi e momenti conviviali realizzati in diverse località piemontesi e non solo, appuntamenti tematici attraverso il progetto Ambiente (che l’Enoteca cura da oltre un anno) e iniziative specifiche come il recente e molto partecipato incontro dedicato al tema della nocciola, svoltosi nell’Enoteca.
La serata ha ospitato due interventi tecnici di grande interesse, affidati all’enologo Gianfranco Cordero e a Mariano Rabino, presidente dell’Ente Turismo Langhe Monferrato Roero.
Gianfranco Cordero ha offerto una lettura dettagliata della vendemmia appena conclusa e delle prospettive qualitative dei vini del Roero verso il 2026: «L’unicità del Roero risiede nella sua identità territoriale: un patrimonio variegato, diverso per natura da altre aree caratterizzate da una maggiore monocultura. Se Barolo e Barbaresco rappresentano eccellenze consolidate, il Roero non deve avere timori di confronto, anzi: la sua forza sta proprio nella diversità e nella capacità di esprimere personalità distintiva nei vini. Nonostante un contesto internazionale complesso, la vendemmia 2025 è stata eccellente e questo deve trasmettere fiducia. Avere un buon prodotto in cantina è il punto di partenza: da lì si costruiscono le opportunità e la crescita dell’anno che verrà.»
Mariano Rabino ha invece presentato alcuni dati aggiornati sui flussi turistici del 2025, evidenziando un elemento di particolare rilievo: «Stiamo arrivando a dati veramente molto importanti, circa 2.000.000 di presenze sul territorio di Langhe, Roero e Monferrato nel corso di un solo anno; gli arrivi toccano la cifra di 850.000. Ma il dato più interessante forse – ha aggiunto Rabino – è quello legato alla distribuzione degli arrivi e delle presenze durante l’anno. Il secondo quadrimestre (maggio–agosto) registra infatti un incremento significativo, tale da rappresentare una nuova opportunità di sviluppo turistico per il territorio, soprattutto guardando al Roero»
La crescita di presenze turistiche apre scenari promettenti e di sviluppo soprattutto per un’area come il Roero, tradizionalmente vocata alle attività outdoor, con il suo paesaggio e con la valorizzazione della biodiversità esistenti.
Massimo Corrado, rappresentando l’associazione Go Wine nel ruolo di consulente dell’Enoteca Regionale, ha evidenziato i dati di una ricerca condotta dall’associazione su un campione di 640 cantine in Italia sul tema delle visite in cantine e del loro costo.
Evidenziando come il Roero possa giocare un ruolo importante nel campo dell’enoturismo, stimolando il protagonismo delle cantine che operano a favore dell’accoglienza, ricercando qualità ma anche attraverso politiche attente sul tema prezzi, oggi molto sentito dai consumatori.
Soddisfatto il Presidente dell’Enoteca Regionale del Roero, Marco Perosino, al temine dell’iniziativa: «Questa serata nasce come un momento di auguri e di incontro con i produttori e gli amici dell’Enoteca, ma anche come occasione per fare il punto su alcune questioni che ci riguardano da vicino. Abbiamo ascoltato una valutazione sulla vendemmia del 2025 e uno sguardo aggiornato sull’andamento turistico da parte dell’Ente Turismo, che coinvolge Langhe, Monferrato e Roero. I dati confermano un quadro positivo per il Roero, soprattutto per quanto riguarda il turismo legato al paesaggio, all’ambiente e alle visite in cantina. Siamo in una posizione equilibrata in termini di costi e qualità dell’accoglienza, e questo ci invita a proseguire con convinzione nel miglioramento dell’offerta. La serata è stata anche un momento di festa, apprezzato dal pubblico, e rappresenta uno stimolo a guardare al 2026 con creatività e con la volontà di portare nuove persone nel Roero, attratte dalla storia, dalla cultura e dalle nostre eccellenze. In un giorno in cui la cucina italiana viene riconosciuta patrimonio UNESCO, abbiamo una responsabilità ancora maggiore nel valorizzare il nostro territorio con iniziative di qualità e di autentica ospitalità.»
Spazio nel corso della serata anche per il Distretto del Cibo del Roero con l’apprezzato intervento del presidente Silvio Artusio Comba. Con il punto sulle molte iniziative svolte nel 2025 e con uno sguardo già verso il futuro.
L’incontro fra le due realtà - Enoteca Regionale e Distretto del Cibo – è un altro segno di un territorio che intende operare facendo squadra.
L’Enoteca Regionale del Roero rinnova il proprio ringraziamento a tutte le cantine e agli operatori presenti e guarda al 2026 con rinnovato impegno nelle attività di promozione, accoglienza e tutela del territorio.














