Si fa forte l'attenzione sulla crisi della Mahle a Saluzzo. Sono circa 230 i dipendenti presso lo stabilimento di via Grangia Vecchia che in queste ore sono in attesa della scelta dell'azienda. I vertici tedeschi domani incontreranno le parti sindacali presso l'Amma di Torino: si fanno insistenti le voci di chiusura o comunque di un forte ridimensionamento dell'azienda.
Intanto sono state proclamate otto ore di sciopero sui tre turni e i dipendenti sono stati chiamati a partecipare al presidio che si terrà fuori la sede confindustriale legata alla meccanica e alla meccatronica.
Insieme ai manifestanti sarà presente anche il sindaco di Saluzzo, Mauro Calderoni.
"Domani si riunisce il terzo tavolo di crisi degli ultimi 12 mesi." - ha detto al nostro giornale il primo cittadino saluzzese - "La situazione del comparto automotive è drammatica e le ripercussioni della transizione verso il motore elettrico stanno mettendo in ginocchio un comparto molto importante per il Piemonte. A Saluzzo parliamo almeno di 200 famiglie. Domani, come tutte le altre volte, sarò a Torino al fianco dei lavoratori! Oltre che come Sindaco questa azienda mi chiama in causa anche personalmente poiché vi si intreccia la storia mia e della mia famiglia. Un momento molto delicato. Chiedo alla Regione ed al Governo massima attenzione su questa vicenda."
La crisi del pistone prodotto negli stabilimenti di Saluzzo e La Loggia è legata a catena a quella del mercato diesel. Secondo le prime indiscrezioni l'azienda tedesca starebbe valutando un trasferimento di questo tipo di manufatto in Polonia, ma i dettagli verranno forniti solo al termine dell'incontro torinese in programma domani.