Domenica 5 settembre si è svolta la rievocazione storica del Reggimento degli Spiantati in quel di Castelletto Stura. In pochi mesi l’associazione culturale 'Per-corsi' e l’amministrazione comunale sono riuscite ad organizzare un evento d’importanza storica, culturale ed affettiva coinvolgendo tutta la cittadinanza castellettese e dei centri vicini. I figuranti erano quasi 250, suddivisi fra diversi 'eserciti' che si sono fronteggiati fra loro.
L’iniziativa infatti, giunta alla sua 45^ edizione, rievoca due invasioni avvenute a distanza di due secoli fra loro. La prima fu ad opera di John Hawkwood, italianizzato in Giovanni Acuto, soldato mercenario realmente esistito (di cui si può ammirare l'affresco eseguito da Paolo Uccello in Santa Maria Maggiore a Firenze), il quale invase, nel 1376, le terre di Castelletto Stura al comando di una colonna detta Compagnia Bianca. La seconda invece fu attuata dal saraceno Selim che giunse a Castelletto Stura, al comando di una colonna di 200 turchi, il 3 Luglio del 1539, mettendo a ferro e fuoco il paese.
Durante le trattative fra i locali e gli invasori un contadino, a cui volevano portare via le sue due figlie, colpì con una zappa un saraceno. Fu la scintilla che fece esplodere la rivolta. Proprio le trattative fra il Re di Castelletto e Selim hanno rappresentato il clou della parte recitata, ove i contendenti se le sono cantate di santa ragione, con ottima dizione, recitando il copione a memoria e regalando divertenti improvvisazioni. Filo conduttore di tutta la manifestazione è stato il commento vocale, recitato dal regista dell’evento Paolo Monasterolo, il quale man mano spiegava le fasi salienti della manifestazione oltre alle sue origini storiche. Altro momento topico è stata la 'battaglia' fra i mercenari di Giovanni Acuto ed i saraceni di Selim da una parte e le truppe del Reggimento degli Spiantati dall’altra. Tale Reggimento è composto dalle truppe di Castelletto, di Riforano, della Motta, di Tetti Pesio e dai Garibaldini comandati dall’eroe dei due mondi in compagnia di Anita. Ciò dimostra come la rievocazione, che pur trae origine da eventi storici realmente accaduti, si sia arricchita nel tempo di numerosi personaggi grazie alla fantasia e creatività popolare.
Tutti i figuranti hanno intrerpretato al meglio la parte loro assegnata, marciando in modo marziale e combattendo con ardore. I medici e le crocerossine del reparto infermeria hanno assistito i feriti sul campo di battaglia. I comandanti hanno impartito ordini ed incitato le truppe con combattivo cipiglio. Alla fine della vittoriosa battaglia la sfilata da Piazza Italia in Piazza Nuova ha sancito la cacciata degli invasori. I numerosi partecipanti hanno potuto, in chiusura, vedere la rappresentazione del Bal del Sabre (Ballo delle sciabole). Un’iniziativa organizzata in modo impeccabile ha regalato un pomeriggio di divertimento per grandi e piccini affinchè, come ha ricordato la Presidente dell’Associazione 'Per-corsi' Mariella Castellino, ciò serva anche da monito per difendere la libertà e la pace.















