Non si è fatta attendere la replica del Comune di Revello al grido d’allarme di un cacciatore che, con l’aiuto di una serie di istantanee, aveva raccontato incontestabilmente a targatocn dello stato davvero pietoso in cui versano ancor oggi – a più di un mese dal nubifragio di domenica 6 novembre scorso – letto ed argini del Po, là dove questo scorre nel ricco entroterra agricolo del paese.
Il diritto di replica è affidato al giovane vicesindaco Daniele Mattio, che in Giunta ha anche la delega al Fiume Po.
“Il comune subito dopo il nubifragio di novembre, il martedì ed il mercoledi, ha effettuato i necessari sopralluoghi alla presenza dell'Aipo per poter capire se le ordinanze sindacali avrebbero avuto un riscontro economico da parte dell'Ente e poi con le opere pubbliche in Regione Piemonte. Per adesso la spesa di 15.000 euro di cui il Comune si è fatto carico non avrà alcun rimborso, nonostante le 5 ordinanze fossero necessarie per tutelare l'incolumità pubblica. Sempre il mercoledì pomeriggio si è tenuto un sopralluogo con il Parco del Po, la Guardia Forestale di Barge e le due squadre di Protezione Civile, una comunale ed una dell'Ana.
Con tutti gli Enti si è concordato di applicare un’ordinanza sindacale già emessa nel gennaio scorso. Le squadre di Protezione Civile in questo momento stanno lavorando al di sopra del ponte al confine con Martiniana Po ed… al di sotto. Si occupano di rimuovere il legname dagli isolotti anche perchè – in quella direzione - è previsto un intervento dell'Aipo di 200mila euro. Per quanto riguarda gli alberi divelti, ci sono ben sei richieste da privati e già autorizzati dal Comune. Purtroppo pochi di questi privati si sono già messi al lavoro. Per quel che concerne i lavori della Protezione Civile, il Comune fornirà lo scavatore per realizzare le rampe di accesso e tutti i carburanti per le "motoseghe". Siamo nel periodo in cui si da precedenza a chi vuole prendersi la legna. Laddove questo non avvenisse verrà rimossa dal Comune nei pressi del ponte di Sant’Ilario. A caldo tutti dicono di essere interessati a prendersela, questa legna, ma alle parole spesso non fanno seguito i fatti, perchè le cose non sono così facili come sembrano: il legno da tagliare è pieno di sabbia e quest'ultima danneggia i macchinari ed anche il fatto di camminare in un alveo di fiume non semplifica le cose. La Protezione Civile sta lavorando in maniera molto efficiente e sta asportando parecchio legname. Al cacciatore chiederei di fare istanza in Comune per asportare la legna divelta è già domani iniziare i lavori, in modo da alleggerire l’altrui carico di lavoro… Anche sui rifiuti abbiamo già pensato di intervenire, sebbene siano perlopiù ammucchiati o sparsi in terreni privati molte volte: un nuovo aggravio di spesa per le casse comunali”.
Su chi invece evidentemente continua a versare impunemente il liquame dei propri allevamenti nelle acque del Po (da queste parti più o meno tutti sembrano conoscerne l'origine) sarebbe invece lecito attendersi il pungo di ferro delle forze dell’ordine.















