Egregio Direttore, questa mattina ho appreso dalla Sua testata che si è concluso il Processo che vedeva imputati "16 giovani legati a gruppi di antagonisti ed anarco-insurrezionalisti, accusati di essere i responsabili dei disordini durante l’inaugurazione il 26 febbraio 2011 di una sede di CasaPound".
Come Cittadino Cristiano Cattolico posso dire di essere soddisfatto. Non ho MAI condiviso la violenza e soprattutto credo fortemente che "ogni individuo ha il diritto alla libertà di opinione e di espressione, incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere". (Articolo 19 della Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo del 1948)
Nel caso specifico, poi, posso dire che i ragazzi di Cuneo che aderiscono a CasaPound sono impegnati nel sociale e, proprio in questi giorni, assieme a "La Foresta che Avanza Piemonte", hanno raccolto a Cuneo un carico di coperte da destinare ai canili sardi alluvionati. La raccolta in questione, che si aggiunge a quella di volontari animalisti locali, sarà inviata a due strutture colpite dall'alluvione, a Oristano e Villacidro.
E' mai possibile emarginare qualcuno solo perché ha idee Nazionaliste in un'Italia che pensa solo più a chi viene da fuori? E' lecito aggredire qualcuno solo perché si batte contro l'Immigrazione Clandestina, il Commercio Abusivo di generi alimentari e l'assegnazione delle Case Popolari solo agli immigrati?
Egregio Direttore, ognuno ha le sue idee politiche e i suoi valori morali ma - mi permetta di dirlo - nessuno ha il diritto di picchiare, minacciare o vessare un individuo per via delle sue posizioni. Mettiamo fine alla violenza. Mettiamo fine all'odio ideologico. Diamo vita ad una democrazia del dialogo e della cooperazione che mettano al centro il Cittadino Italiano.
Andrea Elia Rovera














