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Eventi | 13 aprile 2014, 12:29

Le celebrazioni albesi del 25 aprile, festa della Liberazione

25 aprile, concerto di Gianmaria Testa con la partecipazione di Moni Ovadia

Le celebrazioni albesi del 25 aprile, festa della Liberazione

Il Sindaco di Alba, Maurizio Marello, invita alle celebrazioni del 25 aprile, festa della Liberazione: “Quest’anno 2014 segna per noi un momento fondamentale di ricordo. Settant’anni fa, la Resistenza combatteva tra le più audaci delle sue battaglie, e tra queste quella che portò, per ventitré gloriose giornate, alla prima liberazione di Alba dal giogo nazifascista. La definitiva Liberazione, che sarebbe seguita sei mesi dopo, avrebbe avuto caratteri ben diversi senza questa manifestazione condivisa a livello popolare di voglia di libertà e di democrazia. Pur in un momento ancora travagliato ed incerto per il nostro Paese, celebriamo quindi con animo festoso quegli eventi, avvio di un percorso sofferto ma esaltante di ricostruzione e di crescita, di democrazia e di benessere”. 

Le celebrazioni sono organizzate in collaborazione con l’associazione “Colle della Resistenza”, l’A.N.P.I. di Alba e l’associazione “Padre Girotti”.

 

Giovedì 17 aprile, alle ore 17, al Centro studi “Beppe Fenoglio”, in piazza Rossetti 2 ad Alba si inaugura l’esposizione dell’opera di Driant Zeneli.

L’artista ha partecipato a “Vitrine - alle radici della democrazia”, il progetto promosso in occasione delle celebrazioni del 25 aprile dal Consiglio regionale del Piemonte - Comitato Resistenza e Costituzione e dalla GAM - Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino. L’opera di Zeneli resterà esposta fino al 2 giugno.

 

Venerdì 25 aprile le celebrazioni si sposteranno a Fontanafredda, Valdivilla e Treiso. Alle 9:30 è stata organizzata una camminata con letture nel “Bosco dei pensieri” della tenuta di Fontanafredda. Alle 11, a Valdivilla è previsto il tradizionale raduno partigiano con commemorazione di Caduti.

A Treiso partirà alle 20 la suggestiva fiaccolata al pilone votivo dei Canta e alle 21:30, nella palestra comunale, concerto della Resistenza del cantautore Gianmaria Testa con la straordinaria partecipazione di Moni Ovadia.

 

Sabato 3 maggio, alle 9:45, al Liceo scientifico di corso Europa 2 ad Alba si ricorderà, nel centenario della nascita, il professore e partigiano Leonardo Cocito, a cui in città è stato intitolato il Liceo e una strada.

Seguirà la presentazione del quaderno “I sentieri partigiani del Roero”, il prossimo lavoro di ricerca e documentazione sui luoghi simbolo della storia della Resistenza.

 

Lunedì 5 maggio, nel Teatro sociale “G. Busca” di Alba, alle ore 9:30, Marisa Ombra, vice presidente nazionale dell’ANPI e autrice del libro edito da Einaudi “Libere sempre. Una ragazza della Resistenza a una ragazza di oggi” dialogherà con gli studenti di terza media usando la “Twitteratura”, un metodo di divulgazione di grandi contenuti attraverso l’immediatezza, la rapidità e la sintesi.

 

Sabato 24 maggio nella sala della Resistenza del palazzo comunale di Alba, Chiara Colombini presenterà, alle 10:45, il suo studio sulle formazioni GL Giustizia e Liberà nell’Albese. Seguirà un ricordo di Libero Porcari attraverso un contributo video.

Moni Ovadia

Nasce a Plovdiv in Bulgaria nel 1946, da una famiglia ebraico-sefardita.

Dopo gli studi universitari e una laurea in scienze politiche ha dato avvio alla sua carriera d'artista come ricercatore, cantante e interprete di musica etnica e popolare di vari paesi. Nel 1984 comincia il suo percorso di avvicinamento al teatro, prima in collaborazione con artisti della scena internazionale, come Bolek Polivka, Tadeusz Kantor, Franco Parenti, e poi, via via proponendo se stesso come ideatore, regista, attore e capocomico di un "teatro musicale" assolutamente peculiare, in cui le precedenti esperienze si innestano alla sua vena di straordinario intrattenitore, oratore e umorista. Filo conduttore dei suoi spettacoli e della sua vastissima produzione discografica e libraria è la tradizione composita e sfaccettata, il "vagabondaggio culturale e reale" proprio del popolo ebraico, di cui egli si sente figlio e rappresentante, quell'immersione continua in lingue e suoni diversi ereditati da una cultura che le dittature e le ideologie totalitarie del Novecento avrebbero voluto cancellare, e di cui si fa memoria per il futuro. www.moniovadia.it

 

 

rg

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