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Eventi | 03 giugno 2014, 11:48

Costigliole Saluzzo, conferenza sull'arte come trasmissione della memoria a Palazzo Sarriod de La Tour

Mercoledì 4 giugno, alle 18, una conferenza sull'importanza dell'arte come metodo per continuare a ricordare il nostro passato, nell'ambito del progetto "Arte e Resistenza"

Costigliole Saluzzo, conferenza sull'arte come trasmissione della memoria a Palazzo Sarriod de La Tour

Mercoledì 4 giugno alle ore 18, presso Palazzo Sarriod de La Tour a Costigliole Saluzzo, si svolgerà la conferenza “Il linguaggio artistico come veicolo di memoria e di trasmissione di valori e storie. Dalle mostre del Museo della Resistenza di Torino ai convegni e alle opere in collezione dell'Istoreto”.

Dopo l’introduzione del presidente dell'associazione culturale Marcovaldo Fabrizio Pellegrino e di Ivana Mulatero, curatrice di rete territoriale dell'associazione culturale Marcovaldo, interverranno Guido Vaglio (direttore del Museo della Resistenza di Torino) e Luciano Boccalatte (direttore dell'Istoreto). L’incontro si inserisce nel programma di attività culturali che l’associazione Marcovaldo e il Comune di Costigliole Saluzzo stanno organizzando a margine della mostra “Arte e Resistenza” inaugurata all’interno di Palazzo La Tour ad aprile.

L’incontro sarà l’occasione per presentare alcune delle mostre realizzate dal Museo Diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà, in particolare la prima esposizione del decennale della Resistenza avvenuta nel 1955. Il Museo, nato su impulso della Città e inaugurato poco più di dieci anni fa, ha cercato di far sua la constatazione che il pubblico al quale ci si rivolge è oggi caratterizzato da una discontinuità che la rivoluzione tecnologica e mediatica ha straordinariamente accentuato, affermando con forza una simbolica rottura culturale, una sempre maggiore distanza, non solo temporale ma anche emotiva, nei confronti della memoria.

Nel corso della sua attività, il Museo ha sempre cercato di affrontare i temi enunciati nella sua lunga intitolazione attraverso linguaggi e da punti di vista differenti. Ci si è proposti di evitare interpretazioni univoche, cercando piuttosto di offrire ai visitatori l’occasione per un’esperienza personale, tale da suscitare coinvolgimento, interesse, stimoli all’approfondimento. Non di rado, infine, si è accostato ai grandi temi della libertà e dei diritti umani e civili proprio per mezzo delle arti visive: il racconto per immagini, nella sua immediatezza, si conferma come uno dei più efficaci mezzi per affrontare e rendere vive quelle memorie.

c. s.

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