Venerdì 19 settembre, proprio nel giorno della ricorrenza, in Piazza Italia, al mattino, Elide Giordanengo, presenti le scolaresche, ha inaugurato il programma con la lettura di cronistoria tratta dal libro «Boves, storie di guerre e di pace», pubblicato dal Comune, un decennio fa, a cura dell’Istituto Cuneese della Resistenza e della Storia Contemporanea (iniziativa «Riviviamo la storia»). Suggestiva è stata, anche, la, ormai abituale, veglia di preghiera «La notte del 19 settembre la chiesa rimase aperta…».
Il momento più intenso è stata domenica 21 settembre, con, alle 9, la «Commemorazione ufficiale» e la deposizione delle corone al Sacrario del Municipio (presente la Banda Musicale), in Piazza Italia. L’orazione ufficiale è stata a cura del generale (alpino, infatti corposa era la presenza delle Penne Nere del gruppo ANA di Boves) Franco Cravarezza (che ha ricordato il ruolo, nella guerra di Liberazione, non solo dei partigiani, ma anche dell’esercito).
Non son mancati i rappresentanti delle città gemellate di Castello di Godego, vicentina, e di Mouguio-Carnon, transalpini dalla zona di Montepellier.Il bel tempo ha concesso Messa all’aperto, partecipata, nella suggestiva cornice di Piazza dell’Olmo.Sereno è stato il pranzo al Ristorante «Da Toju» a Castellar, seguito dalla «Camminata partigiana da Castellar a San Giacomo» (ha partecipato anche il parroco), dove è «salita in cattedra» Maddalena Forneris, figlia di partigiano di Borgo San Dalmazzo ed attiva organizzatrice nel Comune vicino.
La Forneris ha curato tappe a varie lapidi, discorsi cha andavano oltre il culturale e storico, affondando nell’emotività e nella spiritualità, con momenti toccanti (vari reduci partigiani presenti, novantenni, trasportati anche con «carrettino» guidato dall'aplino Giacomo Bo), distribuzioni di pietre, come pegno di ricordo, bevuta insieme di acqua di fonte, musica tradizionale, letture degli attori Ilenia Massa e Francesco Demaria, omaggi floreali ai sacrari del sindaco Maurizio Paoletti, discorso finale, davanti alla lapide posta ove era il quartier generale di Ignazio Vian, vicino al ristorante «Bisalta», di Natalino Macario (che ha ricordato impegno e sofferenze dei ventenni di allora), prima di «Apericena», al «Bisalta».
La sera, in Chiesa Parrocchiale bovesana il coro «Pacem in Terris» ha presentato il CD dell’oratorio sacro su don Bernardi e don Ghibaudo, «Martiri di Cristo», con intervento di don Pierangelo Chiaramello.













