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Attualità | 30 ottobre 2015, 16:00

Roccavione è tra i comuni più videosorvegliati d'Italia: presenti più di 40 occhi elettronici

Reati e atti vandalici in netta dimuzione: questo il bilancio, dopo un anno e mezzo, del sindaco Germana Avena e del comandante della Polizia Locale Enrico Landra

www.tecnoworldgroup.it

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Circa 2800 abitanti in 19 chilometri quadrati, sorvegliati da una quarantina di telecamere. Numeri, questi, che, messi in relazione tra loro, fanno di Roccavione uno dei comuni più videosorvegliati d'Italia. 

La conferma ci arriva dal primo cittadino Germana Avena, orgogliosa di questo primato, sviluppato e raggiunto in concertazione con la Prefettura, le forze dell'ordine e il Comune di Cuneo, grazie all'ingegnere Corrado Ambrogio, che ha curato il progetto. "Da quando sono state installate, un anno e mezzo fa circa, abbiamo riscontrato una diminuzione degli atti vandalici e siamo riusciti a risalire agli autori di alcuni reati in paese e non solo" - ci spiega.

Immagini nitidissime, anche di notte, fibra ottica e massima tecnologia. Nel rispetto della privacy. Su questo il sindaco è molto serio: "Nessuno sta 24 ore su 24 a guardare cosa succede o cosa fanno le persone. Quando viene segnalato un reato, sappiamo di poter contare sulle immagini e le guardiamo". Insomma, nessuna volontà di essere il Grande Fratello. 

E aggiunge: "Ovviamente non abbiamo telecamere installate in strade private, ma se qualcuno le volesse, può farle installare e collegarle alla rete del Comune, guadagnandone in efficienza e utilità. Approfitto per far sapere ai miei concittadini che c'è questa possibilità".

Il comandante della Polizia Locale Enrico Landra, che ha seguito fin dall'inizio tutto il progetto, esprime la sua soddisfazione per i risultati ottenuti. "Da quando sono state installate - ci spiega - siamo riusciti a "beccare" diversi vandali, come quelli che avevano spaccato i giochi dei giardinetti dietro al Comune e imbrattato le panchine, per esempio.

Siamo riusciti a sanzionare qualcuno che non raccoglieva le deieizioni del suo cane, o quelli che percorrevano la rotonda posta in cima al paese contromano. C'era stata una petizione per chiedere di fermare questo stupido "gioco": noi abbiamo messo i responsabili di fronte al fatto compiuto, convocandoli in caserma e mostrando le immagini del loro comportamento pericoloso e privo di senso". 

Senza dimenticare che le telecamere sono poste anche ai varchi del paese e sulla variante della statale 20, che va verso Limone. Diventando strumento utilissimo per le forze dell'ordine, in merito a fatti di Polizia Giudiziaria. Di fatto, possono servire anche per reati che accadono in altri comuni della zona.

Insomma, pare che a Roccavione le cose siano decisamente migliorate. Che piaccia o meno, tutto ciò che è pubblico è sempre più videosorvegliato. Una garanzia per qualcuno, una limitazione della libertà personale per altri.

La complessità crescente della società in cui viviamo sta portando in questa direzione, sperando che sia davvero a vantaggio delle persone oneste. Questo, forse, l'unico aspetto indiscutibilmente positivo.

 

barbara simonelli

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