Quando lo scorso anno Fondazione NoiAltri aveva lanciato l’Officina del Possibile era subito parsa una rivoluzione: diverse realtà operanti in campo sociale e solidale insieme per sviluppare uno spazio condiviso che fondesse la cultura del riuso e la lotta allo spreco alla generazione di welfare.
In un anno i numeri dell’Officina danno ragione a chi ha scommesso con il proprio sostegno economico, con i doni, con il lavoro o il volontariato.
Negli oltre 500 metri quadri a disposizione in via Matteotti in un anno sono stati garantiti 220 giorni di apertura grazie a 50 volontari e a 30 persone alle quali, grazie allo sviluppo di un sistema di welfare generativo, è stato offerto un percorso lavorativo attraverso borse lavoro, tirocini, stage e prove.
L’Officina del Possibile è divisa in 4 spazi dove trovano posto 4 realtà diverse che però operano in sinergia.
Oltrestore, gestita dalla cooperativa sociale il Viandante ha garantito 8,5 ore di apertura settimanale, ricevuto in donazione 120 tra mobili e oggetti, rigenerandone e rimettendone in circolo il 90% con il coinvolgimento di 16 persone diversamente abili. Sono già stati effettuati due sgomberi e altri 5 sono in preparazione.
Magazzino del dono: gestito dalla Caritas della Diocesi di Fossano rimane aperta 15 ore la settimana. In un anno sono state distribuite 2853 borse alimentari contribuendo ad aiutare 260 nuclei familiari con il coinvolgimento di 6 parrocchie della città, delle parrocchie frazionali e Levaldigi e Genola che sono in fase di avvio.
Bottega 23: gestita dalla cooperativa sociale il Ramo che ha garantito 21 ore di apertura settimanali ricevendo oltre 1000 donazioni di abiti e oggetti, distribuendo 1170 buoni spesa in collaborazione con la Caritas. Sono state 20 le persone inerite in percorsi lavorativi e occupazionali o in Officina o nel capannone di via Sasso, 3 le persone assunte. È stata stipulata inoltre una convenzione con la scuola media per percorsi di riparazione e una con il tribunale di Cuneo dedicata a percorsi di riparazione per adulti.
La Piazza della Fiducia e della Reciprocità: gestita direttamente dalla Fondazione NoiAltri Onlus ha a disposizione 86 mq con 100 posti a sedere. Nell’anno sono stati svolti 10 eventi e altri 8 sono in preparazione.
L’Officina del possibile è un progetto promosso da Fondazione NoiAltri Onlus, fondazione di comunità costituita tre anni fa dalla Diocesi di Fossano e dalla Fondazione Crf, a cui aderiscono 17 organizzazioni sociali del territorio.
La Fondazione coordina il progetto e ha in carico lo spazio centrale dell’Officina - ribattezzato Piazza della Fiducia e della Reciprocità - che mette a disposizione per eventi, dibattiti, iniziative... Momenti d’incontro e “rigenerazione” delle risorse con la comunità e il suo territorio.
Sabato 1 aprile, per festeggiare il primo compleanno dell’Officina e annunciare le novità in cantiere si è tenuto un convegno dedicato all’approfondimento delle buone pratiche e al confronto tra diverse realtà territoriali.
All’incontro, di fronte a un vasto pubblico interessato sono intervenuti il Dr. Marco Bertoluzzo, direttore del Consorzio Alba, Langhe e Roero e, dopo il racconto dell’anno di successi, si è tenuta la tavola rotonda, moderata dal direttore del settimanale La Fedeltà Walter Lamberti, alla quale sono intervenuti Livio Tesio, direttore coesione sociale della Regione Piemonte; Giuseppe Viada, consigliere generale della Fondazione CRC; Gianfranco Mondino, presidente della Fondazione CRF; Davide Sordella, sindaco della città di Fossano; Alessandro Durando, presidente di Confcooperative Cuneo; Mons. Piero Del Bosco, vescovo della Diocesi di Fossano; l’onorevole Mino Taricco, l’ex presidente della Fondazione CRF Antonio Miglio e l’assessore Cristina Ballario.