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Attualità | 08 aprile 2017, 17:00

Incontro “spaziale” in aula, con l’addestratrice degli astronauti Loredana Bessone

L’incontro con le classi IV del liceo Soleri Bertoni di Saluzzo. La ricercatrice, geologa spaziale, di origine saluzzese è l’ ideatrice per l’Esa del corso Caves che insegna a vivere nello spazio allenandosi nel sottosuolo. Ha parlato del funzionamento dell'ISS (International Space System)

Loredana Bessone in aula  al liceo Soleri Bertoni - Foto Aimone

Loredana Bessone in aula al liceo Soleri Bertoni - Foto Aimone

Incontro "spaziale"(martedì 4 aprile) per le classi quarte del liceo "Soleri-Bertoni" di Saluzzo, che hanno avuto in aula Loredana Bessone, saluzzese di nascita ricercatrice dell'Agenzia Spaziale Europea, per la  quale si occupa di addestrare gli astronauti.  

E’ ideatrice e direttrice della missione CAVES (Cooperative Adventure for Valuing and Exercising human behaviour and per formance Skills) corso dell'ESA che insegna a vivere nello spazio, usando come ambiente analogo il sottosuolo, grotte dalla morfologia extraterrestre come le grotte sarde  situate nella valle di Lanaitho tra Oliena e Dorgali.

Durante la conferenza, ha illustrato il funzionamento dell'ISS (International Space System) sottolineandone la divisione in moduli. Molti di questi sono stati realizzati presso la Thales Alecia Space di Torino. Accanto agli aspetti tecnici ha raccontato aneddoti di vita quotidiana degli astronauti. cyclette senza sella, cibo pressurizzato, sacchi a pelo fissate alle pareti, depurazione e riutilizzo di aria e liquidi sono solo alcuni degli aspetti che caratterizzano la vita nello spazio.

L'incontro ha avuto luogo grazie al Rotary Club Saluzzo per interessamento del professor Bruno Rossi e l’organizzazione per l'Istituto "Soleri-Bertoni da parte  della docente Maria Angela Aimone.

Descrivono  l’incontro Marta Diale della IV L/A  con  Alice Pagliuzzi, Nicola Decostanzi, Federica Millone ed Elena Gullino, delle classi IV D/A e IV D/B, coordinate dalla insegnante Noemi Massimino.   

Scrive Marta Diale: "L’Istituto di Istruzione Superiore „Soleri-Bertoni“ di Saluzzo ha avuto l’onore di ricevere, nella mattinata del 4 Aprile, Loredana Bessone, nota esperta di sopravvivenza, istruttrice di astronauti, speleologa, cronista e coordinatrice del progetto ESA Caves. A scopo di condividere parte della sua, e non solo, esperienza nell’ambito scientifico, ha voluto illustrare uno dei più grandi laboratori di ricerca scientifica esistenti: la Stazione Spaziale Internazionale. Attualmente gestita da cinque agenzie spaziali, ospita sei astronauti di nazionalità diverse, quali Russia, Francia e Stati Uniti.

L’equipaggio si occupa di seguire vari esperimenti, scovarne di nuovi, per comunicare infine tutti i procedimenti al centro di controllo terrestre, il quale monitora costantemente la spedizione. Ciò che ci viene descritta è una grande “macchina” umana della quale ogni componente è chiamata a fare la sua parte, che si tratti di essere ingegnere aerospaziale, tecnico di controllo, scienziato oppure astronauta.

L’impegno è il pane quotidiano, tanto quanto la determinazione e la tenacia per affacciarsi ad ogni tipo di situazione. Il comando dell’intera Stazione è attualmente affidato a Peggy Whitson, che lo deterrà fino alla fine della missione, prevista per il 16 maggio 2017.

Loredana Bessone ha presentato successivamente la Stazione in tutta la sua complessità e magnificenza: essa orbita attorno alla Terra a 28.800 km/h, impiegando solo 90 minuti per effettuare un giro completo. Al crepuscolo si può persino scorgere ad occhio nudo, date le dimensioni. Sono infatti 800 i metri cubici abitabili, e i suoi 100 metri di lunghezza comprendono numerosi assembramenti, tanto da sembrare un grande Lego !

L’Italia è al giorno d’oggi uno dei pochi paesi capaci di costruire meccanismi così sofisticati, motivo per il quale ogni due anni viene data la possibilità ad uno dei nostri astronauti di essere scelti per la missione successiva.

A questo proposito, Loredana Bessone mostra un quadro generale dei requisiti richiesti per poter far parte dell’equipaggio. Selezioni dure, non v’è dubbio. Non cerca di alleggerirne la portata: se si vuole entrare far parte di un team così specializzato e riconosciuto, si deve essere consapevoli dei sacrifici e del duro lavoro che esso comporta. In fondo però, chi non ha mai sognato, da bambino, di poter toccare con mano la luna, le stelle e quel cielo che da quaggiù ammiriamo? È questo ciò che la dott. Bessone vuole infondere in ognuno di noi.

Il suo è un messaggio motivazionale, la voce di una donna che ogni mattina si alza, consapevole della strada percorsa per arrivare a fare ciò a cui aspirava da sempre. Chissà che non accada a uno di noi, seduto in quella sala ad ascoltare, di poter osservare la Terra attraverso la Cupola del satellite, ad ammirare ben 16 albe e 16 tramonti nel solo arco di 24 ore.

Chissà che non sia uno di noi un giorno, a poter passeggiare nello spazio vuoto, a studiare innovazioni e sempre più moderne tecnologie, a condurre una vita così emozionante e a condividerla con il resto del mondo. Che non si affievolisca mai, dunque, il nostro desiderio di migliorarci e, naturalmente, di meravigliarci delle complessità meravigliose ed infinite che ci circondano".

v.b.

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