È la prima volta che il Cottolengo si apre all'esterno. Lo ha fatto lunedì 11 marzo con una conferenza stampa al bar Corso di Cuneo per presentare la mostra “Con i miei occhi”.
38 pannelli artistici realizzati dagli ospiti delle Case cottolenghine italiane saranno esposti dal 16 al 31 marzo a Palazzo Santa Croce.
“Opere che raccontano diversamente la vita – ha commentato suor Lidia Bolis, direttrice del Cottolengo di Cuneo -. Papa Francesco nel giugno 2015, condannando la cultura dello scarto, disse che queste persone sono da considerare dei valori. Dalle sue parole è nata l'idea della mostra. L'esposizione itinerante è partita da Torino e ora tocca Cuneo. Due sono gli anniversari da ricordare: i 120 anni da quando le suore vennero chiamate dal commendatore Toselli in soccorso delle ragazze fragili nel 1899 a Cuneo; e poi i 10 anni dall'inaugurazione della ristrutturata Piccola Casa della Divina Provvidenza a Cuneo. Dieci anni fa è partito un cammino di sinergia con il Consorzio Socio assistenziale del Cuneese. Perché usciamo fuori dal Cottolengo per questa mostra? Per offrire ai cittadini di Cuneo l'opportunità imperdibile di vedere il mondo da una prospettiva diversa”.
La scelta di Palazzo Santa Croce non è casuale. Nel 1836 era un ospedale e proprio lì, quello che sarebbe poi diventato San Giuseppe Benedetto Cottolengo, accompagnò le suore che si fermarono a dirigere la struttura per circa 60 anni.
La conferenza era moderata dai giornalisti Daniela Bianco e Piero Dadone: “L'iniziativa è bellissima e richiama l'attenzione della città su questa realtà silenziosa. È anche un invito a visitare di più il Cottolengo e a conoscere queste meravigliose perle. Tutti i cuneesi sanno dov'è il Cottolengo ma molti di loro non ci sono mai entrati. Non è vietato entrare. È una realtà che va conosciuta”.
In occasione dell'inaugurazione della mostra, a Cuneo sarà organizzata una vera e propria festa. Alle 16 in piazza Galimberti ci sarà la mongolfiera di John Aimo che si alzerà verso Mondovì e la banda Duccio Galimberti a rallegrare e attirare le persone. Seguirà alle 18 l'inaugurazione della mostra.
La struttura di Cuneo attualmente ospita 50 anziani e 15 suore. Tra i pannelli esposti in mostra ci saranno anche lavori di ospiti cuneesi.
Da segnalare il progetto “Diamoci la mano” realizzato in collaborazione con la scuola materna di via Negrelli: ogni mercoledì i bambini vanno a trovare gli anziani del Cottolengo per fare laboratori insieme. “Un progetto speciale – ha commentato l'assessore Franca Giordano – che abbatte in modo meraviglioso i muri del Cottolengo. Per la città di Cuneo è un grande onore ospitare questa mostra. Del resto, fragilità e debolezza possono incontrarci in qualsiasi momento della nostra vita”.