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Eventi | 27 giugno 2019, 12:31

Mirabilia entra nel vivo e punge anche la morale degli spettatori (FOTO)

Ieri, mercoledì 26 giugno, in scena “Questo lavoro sull'arancia" e "La DevORée"


È entrata definitivamente nel vivo la XIII edizione del festival internazionale delle arti performative Mirabilia e ha già iniziato a lasciare il segno nel pubblico più attento.

Ieri sera nel cortile della Calvino è andato in scena un vero e proprio gioiello: "Questo lavoro sull'arancia" di Marco Chenevier.

Di fronte a un'offerta di denaro chi è disposto a trasformarsi in aguzzino? E chi in vittima? Con l'eleganza del danzatore lo spettacolo pungola le coscienze del pubblico mettendo in scena ipotetiche scene in climax dando al pubblico il potere di fermare o far proseguire un atto dannoso. È inquietante come il pubblico che all'inizio si oppone in massa all'ipotesi di uno schiaffo, si trasformi pian piano in aguzzino. Gli artisti in scena, infatti offrono ricompense in denaro a chi accetta di lasciarsi colpire da palline di carta, versare latte addosso, o danno ai volontari l'opportunità di fermare il protagonista, intollerante al lattosio, dal bere un bicchiere di latte.

Lo spettacolo di regge in perfetto equilibrio tra ironia e illusoria leggerezza fino all'ultima parte: Chenevier lega le mani alla danzatrice Alessia Pinto, le tappa la bocca con del nastro e inizia a versarle secchiate di latte gelato sulla testa.

Il pubblico deve scegliere: scagliare un'arancia al torturatore e tentare di salvare la vittima o scrivere il proprio nome su un foglio per giocarsi l'opportunità di un premio in denaro. Per poter inserire il proprio nome nell'urna, però, occorre trasformarsi in aguzzini e spruzzare succo di arancia negli occhi della donna.

La reazione è agghiacciante: la fila per il premio in denaro si allunga, come in molti invece tentano la strada di tutelare la vittima, spostando semplicemente l'asse della tortura sul danzatore. Sono pochi a restare seduti, pochissimi rinunciano alla lusinga del guadagno facile per tutelare un'altra persona e non è un caso se al termine dello spettacolo chenevier ha dedicato la performance alla Sea Watch.

Una nota al contempo positiva e negativa è la dinamica che si è instaurata tra il pubblico adulto e i bambini: facili al coinvolgimento, forse un po' troppo per lo spessore del tema, i più piccoli hanno sempre protetto il torturato se era adulto, mentre non erano altrettanto tolleranti nei confronti dei piccoli partecipanti. Allo stesso modo gli adulti erano protesi alla tutela dei bambini mentre tiravano fuori una vena sadica negli altri casi.

Sempre ieri sera è andato nuovamente in scena "La DevORée" dei francesi Rasposo. Parossistico, visionario, travolgente, crudele, sensuale trasforma il concetto di drammaturgia dello spettacolo di circo. Tra numeri di circo di livello altissimo anche Rasposo stuzzica la coscienza del pubblico, lo porta in un universo parallelo tra sensualità e violenza. È uno spettacolo carnale e anche qui il climax è alleato di Marie Molien. Una sorta di Atteone contemporaneo con tre Artemide pronte a darlo in pasto ai cani, magnifici levrieri afghani. Lo spettacolo parla di devozione, di abbandono totale, ma anche di una violenza, anche in questo caso, insita nel genere umano.

Oggi toccherà a Busca ospitare il festival con Fuga alle cave di Alabastro, veduta di Mk Michele Di Stefano, krisi di Michele cremaschi, adoro di Alta Gama e minuetti di Fabbrica C, mentre a Fossano inizierà a prendere forma The trash project di Tom Campbell e Sogno in Granda.

Agata Pagani

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