Il GAL Tradizione delle Terre Occitane nell’autunno 2017 aveva emesso un bando di finanziamento a favore delle imprese turistiche, agrituristiche e dell’artigianato agroalimentare, riunite in Reti turistiche con la finalità di collaborare intorno al tema della fruizione delle valli montane.
Un obiettivo ambizioso, espresso dal territorio e costruito partendo dai bisogni concreti delle 57 imprese coinvolte, divise in otto Reti, che si sono messe in gioco per immaginare una diversa offerta di “turismo sostenibile”.
Le otto Reti approvate complessivamente dal GAL sono nate con l’obiettivo di valorizzare le opportunità di visita e di soggiorno nelle valli e di proporre un’offerta integrata di qualità attraverso la ricettività, la ristorazione, i servizi di accoglienza (noleggio di attrezzature per l’outdoor, trasporto, accompagnamento) abbinati al consumo, durante tutto l’anno, di prodotti locali trasformati.
La richiesta complessiva, in termini di contributo totale, originata dai progetti inseriti nelle otto Reti approvate, era di oltre 1.407.000 euro e superava del 35% la dotazione finanziaria del bando, garantita dal Programma di Sviluppo Rurale nel cui ambito il GAL opera.
Con il limite delle risorse a disposizione, nel mese di agosto 2018 era stato così possibile assegnare un contributo a fondo perduto del 50% solo a 34 dei beneficiari ammessi, ricadenti in cinque diverse Reti turistiche ideate intorno a itinerari outdoor e di conoscenza della cultura locale: “Alla corte del Re di pietra” in Valle Po, “In bici con gusto” in Valle Varaita, “Gira e tuira” in Val Grana, “Trekking esperienziale” e “Comunità accoglienti” in Valle Maira.
Nell’autunno 2018, il GAL si è attivato su diversi versanti per reperire le risorse pubbliche mancanti da destinare alle imprese ammissibili, ma ancora in attesa di finanziamento. Grazie alla rapida assegnazione di una quota residua del PSR regionale e al trasferimento di una parte importante della dotazione finanziaria dei bandi GAL a favore degli Enti pubblici, nello scorso gennaio erano state finanziare ulteriori 19 imprese in graduatoria, per garantire il sostegno economico ad altre due Reti, “Valle Maira: benessere e natura” e “Un fiume di idee”, in Valle Stura.
Un’analoga modalità è stata adottata a favore del bando delle Filiere agricole e a quello per le Nuove imprese, portando a 133 imprese finanziate. Questa operazione complessa, condivisa con il territorio e in particolare con le Unioni Montane e i Comuni, nasceva dal riconoscimento da parte dei soci pubblici del GAL dell’importanza delle iniziative degli imprenditori, chiave di lettura innovativa, ritenuta strategica per contribuire allo sviluppo economico e sociale delle valli occitane.
In questi giorni, grazie alla possibilità, propria dell’operatività del GAL, di riutilizzare tempestivamente le economie via via disponibili sui propri bandi, è stato possibile soddisfare anche l’overbooking residuo di oltre 100.000 euro, finanziando le ultime quattro imprese in attesa e garantendo le risorse necessarie alla Rete turistica “Amun! Valle Stura à la carte”.
Un bel risultato per le cinque Valli Occitane, che permetterà di realizzare entro il 2020 le proposte delle micro e piccole imprese montane con un investimento totale di oltre 2.900.000 euro.
Una opportunità innegabile per offrire ospitalità adeguata ai turisti italiani e stranieri che vorranno godere degli itinerari escursionistici e cicloturistici della Rete regionale, delle iniziative culturali legate ai musei e al paesaggio costruito, dell’ambiente e dei parchi regionali, anche attraverso una migliore “accessibilità per tutti”.
“Il contesto imprenditoriale molto vivace in cui opera il GAL Terre Occitane – sostiene il Presidente Aurelio Blesio – ha imposto una iniziativa di sensibilizzazione della Regione e soprattutto degli Enti pubblici (5 Unioni montane e 64 Comuni) che ricadono nel nostro territorio. L’obiettivo di soddisfare le richieste del settore privato a favore dello sviluppo, in un periodo non facile dal punto di vista economico, ha trovato la disponibilità degli Enti locali per stornare parte delle risorse di contributo a loro inizialmente destinate. Come auspicato fin dall’inizio, oggi si conclude un percorso importante attraverso il quale è stato possibile finanziare tutti i beneficiari ammessi in graduatoria, riutilizzando “in tempo reale” le piccole economie che si sono generate con la rendicontazione degli interventi da parte degli oltre 40 imprenditori che hanno già completato le proprie iniziative nell’ambito dei primi bandi emessi”.