Per mutuare Paolo Conte, questa volta i francesi non si incazzano, anzi sembra che la “storia infinita” di quella vergogna, tutta italiana, del tunnel di Tenda, alla fine nemmeno dispiaccia poi troppo.
Nice Matin ha dedicato un’intera pagina alla vicenda, ma il taglio non è più quello dell’urgenza dei lavori, della necessità di riaprire il cantiere e di ultimare, secondo progetto, i lavori nel più breve tempo possibile.
Certo, la dichiarazione del sindaco di Tende Jean-Pierre Vassallo: “Depuis le début, c’est un sketch. C’est un peu à l’italienne... C’est la commedia dell’arte!” la dice lunga su cosa si pensi oltre il tunnel napoleonico (l’unico per fortuna esistente e funzionante) delle vicende che ormai da trenta mesi vedono i lavori bloccati con poche speranze che il progetto originario possa essere realizzato.
Ma al di là del “tunnel napoleonico” siamo poi sicuri che siano in molti a tifare per il progetto originario, quello a doppia canna?
L’impressione è che si stia facendo strada l’idea di una revisione del progetto, senza allargamento della canna, che renda definitivo il senso alternato, che implicitamente stabilizzi il divieto di transito ai Tir e che”dirotti” verso la linea ferrata i finanziamenti e il risparmio che deriverebbe dalla realizzazione di un’unica nuova canna, lasciando quella attuale (quella napoleonica) a disposizione dei mezzi di soccorso, dei pedoni e dei ciclisti.
Rivalutazione della linea internazionale Cuneo – Nizza?
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