Il mondo vitivinicolo del Piemonte, anche quest’anno sale sul podio nella classifica mondiale dei vini migliori e a svettare è il rosso intenso dei barolisti delle colline di Langa. Per otto anni gli americani di Wine Spectatorm - la rivista di settore più influente al mondo - hanno aperto il Vinitaly di Verona con la classifica dei migliori 100 vini italiani, celebrandoli con un evento-degustazione, OperaWine.
Tutto è cambiato nel 2020 per l’emergenza sanitaria da Coronavirus e il Vinitaly, per la prima volta dal 1967, ha dovuto arrendersi alla pandemia, ma per il prossimo anno è già presente in calendario una edizione speciale di OperaWine con le aziende selezionate nel 2020, insieme a tutte le cantine che hanno partecipato ad almeno una edizione. Tra queste i barolisti della Granda la fanno da padroni, di poco dietro ai toscani. Scrivono i critici statunitensi: “L’eccellenza dei produttori italiani, accomunati dall’altissima qualità dei vini, pur nella differenza di stili e dimensioni”.
Il Piemonte totalizza 6 presenze: Mauro Mascarello con il suo celebre Cà d’Morissio, Bruno Giacosa, la Vietti - conquistata quattro anni fa dall’imprenditore americano Kyle Krause - e ancora le cantine Aldo Conterno, Paolo Scavino e Renato Ratti.
Prima del Piemonte, come detto, la Toscana con nove segnalazioni, dopo il nostro territorio, il Veneto, che insegue con quattro bandiere.















