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Al Direttore | 11 febbraio 2021, 09:45

"A Saluzzo, nessun momento di celebrazione per i martiri delle Foibe: la Giunta si è dimenticata di questo dramma?"

Riceviamo e pubblichiamo

"A Saluzzo, nessun momento di celebrazione per i martiri delle Foibe: la Giunta si è dimenticata di questo dramma?"

Egregio direttore,

quando le sto scrivendo è appena trascorso il 10 Febbraio, Giorno del Ricordo in memoria degli esuli giuliano-dalmati e di tutte le vittime delle Foibe. Giornata di celebrazioni nazionali istituita, lo ricordo, con la legge numero 92 del 30 marzo 2004.

Con un gruppo di saluzzesi, coordinati dal Comitato 19 Febbraio, ho presenziato e partecipato ad una commemorazione spontanea nella nostra cittadina, simbolicamente presso il monumento dedicati ai Caduti della Guerra.

Saluzzo, in effetti, non possiede alcun luogo dedicato al ricordo di questi eventi; nessun sito dove poter onorare questi nostri fratelli italiani brutalmente martirizzati dall’odio ideologico, in questo caso comunista.

Abbiamo quindi rinnovato al nostro sindaco ed alla sua Giunta l’invito a porre rimedio a questa mancanza in via ufficiale, assieme con l’amico Denis Scotti, presidente provinciale del comitato.

Le scrivo, tuttavia, senza riuscire a nasconderle il mio stupore. Il Comune di Saluzzo non ha predisposto alcuna cerimonia commemorativa, nessun momento di raccoglimento.

Non solo, né il sindaco né alcun membro della Giunta ha ricordato con un messaggio, un pensiero o un post sui social la giornata. 

La legge sopracitata nel proprio articolato prevede che vengano organizzate iniziative per diffondere la conoscenza degli eventi, ma il Sindaco con la sua giunta sembra essersi dimenticato di questo dramma.

Un atteggiamento che ritengo grave, ad un certo modo lesivo della memoria di migliaia di nostri compatrioti morti vittime di una delle peggiori pagine della nostra storia recente, in tempo di pace.

Una storia che per decenni si è cercato di cancellare e che oggi dovrebbe essere raccontata ai nostri giovani in tutte le scuole e diffusa perché divenga coscienza pubblica e condivisa da tutti gli italiani. Non esistono morti di categoria superiore rispetto ad altri. Né esistono criminali giustificabili per vicinanza ideologica.

Nella speranza che questo sia un concetto condiviso anche dall’amministrazione saluzzese, confido si vorrà porre rimedio a questa dimenticanza dedicando alle vittime dell’odio dei comunisti titini una via, una piazza o un sito comunale. 

Ringraziando per l’attenzione, porgo cordiali saluti, 

Paolo Radosta

Al Direttore

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