Dopo la piena assassina del 2020, che aveva come protagonista eccellente e scaramantico il banchiere internazionale e saggista finanziario Beppe Ghisolfi, a tingersi di giallo quest'anno è il Vescovado del marchesato.
Sarà Saluzzo, città medievale ai piedi del gigante di pietra del Monviso, a ospitare questo venerdì, a partire dalle ore 18 presso i locali dell'interno 2, la giornata di presentazione del nuovo thriller redatto da Gian Maria Aliberti Gerbotto e avente come protagonisti Monsignor Cristiano Bodo e il vignettista satirico Danilo Paparelli presidente dell'associazione degli Uomini di Mondo.
A condurre la serata sarà lo stesso Beppe Ghisolfi, protagonista anche più di recente di una "piena" di riconferme negli incarichi di prestigio nella rappresentanza bancaria internazionale, con il saluto altresì di Giovanni Quaglia presidente emerito della provincia di Cuneo e vertice della fondazione cassa di risparmio di Torino.
Le ambientazioni religiose non è la prima volta che fungono da sfondo e da scenografia, suggestiva e inquietante, di gialli d'autore: basta ricordare in tal senso il capolavoro letterario di un illustre intellettuale e saggista mondiale dalle solide radici piemontesi, Umberto Eco con il suo "Nome della rosa" da cui fu tratto il film omonimo con Sean Connery.
Un auspicio senza dubbio ottimo così come le premesse.