Riceviamo e pubblichiamo integralmente la lettera a firma di
Paolo Chiarenza, Alberto Anello, Guido Giordana, Fabio Mottinelli e Maurizio Occelli:
All’assemblea nazionale dell’Unione Province Italiane si sono sollevate decise richieste di modifica della contestata riforma del 2014 operata dall’allora ministro di centrosinistra Delrio, che ha castrato il ruolo, le funzioni e i finanziamenti dell’ente Provincia. Infatti, il nuovo sistema delle autonomie non concede più spazio alla Provincia per arginare i rischi del centralismo della Regione o della sua non conoscenza o lontananza dai problemi della periferia; non permette la collaborazione con Province confinanti e con altre Regioni; si è privato i cittadini del diritto di votare il propri rappresentanti; il numero ridotto dei consiglieri provinciali, imposti da liste preordinate, non è sufficiente a garantire presenza e operatività in tutte le aree; in più nessun risparmio sulla spesa pubblica, anzi diminuzione dei servizi.
Con l’espropriazione della democrazia partecipativa si è impedito che qualificati esponenti della politica locale e della società civile possano essere eletti in Consiglio provinciale, perché questa possibilità è riservata solo ai consiglieri comunali già eletti.
La Provincia è di insostituibile supporto per studi, promozione di sviluppo, programmazione di area vasta, servizi ai piccoli Comuni, perciò deve recuperare il ruolo istituzionale e intermedio fra Regione e Comuni che le ha riconosciuto la Costituzione.
Per la Provincia battiamo un colpo! Invitiamo i consiglieri provinciali di Cuneo e i consiglieri comunali in carica, che fra l’altro in ottobre saranno incaricati di eleggere il nuovo Presidente della Provincia, a cogliere occasioni opportune per dibattere sul futuro indispensabile ruolo politico e amministrativo di questo Ente. E’ per l’interesse concreto del nostro territorio e della nostra comunità.
In Breve
lunedì 08 agosto
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Cronaca