La generazione Z ha idee molto inclusive su questa giornata e non può che essere una buona notizia!
Silvia Randone, Psicologa di Ente e Referente Pari Opportunità del Cfpcemon spiega: “Nelle scorse settimane abbiamo interrogato un gruppo di studenti circa la loro intenzione di celebrare la Festa delle Donne e la risposta è stata “Dovremmo iniziare a festeggiare tutti quelli che credono nell’uguaglianza e nei diritti.
Io e i miei colleghi delle sedi di Mondovì, Ceva e Fossano, insegniamo “Pari opportunità” all’interno di tutti i corsi di formazione, sia per giovani e per gli adulti, sia in aula che con progetti e collaborazioni. A distanza di 20 anni da quando è stata introdotta questa materia, mi emoziona vedere che il messaggio sta arrivando e parte proprio dalle nuove generazioni.”
Da oltre 20 anni infatti in tutti i corsi finanziati dal Fondo Sociale Europeo sono previste alcune ore di “Pari Opportunità” in quanto uno dei principi “orizzontali” che il FSE ha sostenuto con interventi su tutti i fronti mirati a combattere le discriminazioni in 6 aree: nazionalità ed origine etnica, età, disabilità, religione e qualsiasi convinzione personale, orientamento sessuale e identità di genere, genere.
“Il punto di vista dei nostri studenti - continua Giulio Tiraboschi, responsabile della sede di Mondovì - ci ha reso orgogliosi e così, in occasione della festa delle donne, abbiamo pensato di far loro un regalo: il libro “cuori connessi” parte del progetto nato dalla collaborazione tra Unieuro e Polizia di Stato.
Desidero ringraziare la direzione ed il personale di Unieuro Mondovì per averci donato i libri grazie ai quali avremo la possibilità di affrontare l’8 marzo in aula in una veste nuova, più vicina a loro e soprattutto più attinente a quelle stesse aree tutelate e riconosciute dalla Legge n. 5 del 23 marzo 2016 della Regione Piemonte “Norme di attuazione del divieto ogni forma discriminazione e della parità trattamento nelle materie di competenza regionale”.