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Attualità | 12 ottobre 2023, 14:09

Dal 2018 in Piemonte chiuso uno sportello bancario su cinque: il 62% dei comuni senza banca

I dati si riferiscono al 2022: nello stesso periodo il numero di comuni serviti da banche, nella nostra regione, è sceso del 17,9%. Uncem: "Per poter vivere in montagna servono i servizi"

Dal 2018 in Piemonte chiuso uno sportello bancario su cinque: il 62% dei comuni senza banca

Dal 2018 al 2022 in Piemonte sono stati chiusi 317 sportelli bancari, pari ad uno su cinque, passando così da 2.065 a 1.694. Nello stesso periodo nella nostra regione il numero di comuni serviti da banche è diminuito del 17,9%, scendendo da 559 a 459.

62% comuni piemontesi senza banche 

Numeri emersi questa mattina in piazza Castello a Torino, dove ha fatto tappa la campagna itinerante "Chiusura filiali? No grazie", promossa da Uilca contro la desertificazione bancaria. "In Piemonte - ha sottolineato il Segretario Generale della Uil Piemonte Gianni Cortese - su quasi 1.200 comuni, solo in 459 c'è una banca: il 62% ne è privo. Nel 20% dei paesi poi c'è solo uno sportello". 

40mila imprese operano in comuni senza banche 

"È un problema sociale - ha aggiunto - non di poco conto. Di norma si toglie lo sportello bancario, poi sparisce la posta, poi si chiude la farmacia fino ad arrivare alla desertificazione dei borghi. Quarantamila imprese piemontesi - ha aggiunto - operano in comuni dove non ci sono banche". 

Ad incontrare la Uilca questa mattina il presidente della Regione Alberto Cirio, l'assessore comunale al Lavoro di Torino Gianna Pentenero e il presidente Uncem Piemonte Roberto Colombero

Uncem: "Per vivere in campagna/montagna servono servizi" 

Un dato che aiuta a capire la realtà è che in Piemonte ci sono ben 485 paesi montani ed oltre il 51,5% del territorio è coperto da cime e vette. "Post Covid - ha sottolineato Colombero - c'è stata una riconsiderazione di vivere sui territori: uno ci vive però anche perché posso avere dei servizi. Se no facciamo retorica sull'andare a stare in montagna e campagna". 

"Nell'ottica della transizione digitale, - ha sottolineato il Presidente Uncem Piemonte - ci deve essere però un accompagnamento al processo. Alla luce della crisi demografica, è necessario rimettere al centro i servizi" ha concluso. 

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