Dal 2018 al 2022 in Piemonte sono stati chiusi 317 sportelli bancari, pari ad uno su cinque, passando così da 2.065 a 1.694. Nello stesso periodo nella nostra regione il numero di comuni serviti da banche è diminuito del 17,9%, scendendo da 559 a 459.
62% comuni piemontesi senza banche
Numeri emersi questa mattina in piazza Castello a Torino, dove ha fatto tappa la campagna itinerante "Chiusura filiali? No grazie", promossa da Uilca contro la desertificazione bancaria. "In Piemonte - ha sottolineato il Segretario Generale della Uil Piemonte Gianni Cortese - su quasi 1.200 comuni, solo in 459 c'è una banca: il 62% ne è privo. Nel 20% dei paesi poi c'è solo uno sportello".
40mila imprese operano in comuni senza banche
"È un problema sociale - ha aggiunto - non di poco conto. Di norma si toglie lo sportello bancario, poi sparisce la posta, poi si chiude la farmacia fino ad arrivare alla desertificazione dei borghi. Quarantamila imprese piemontesi - ha aggiunto - operano in comuni dove non ci sono banche".
Ad incontrare la Uilca questa mattina il presidente della Regione Alberto Cirio, l'assessore comunale al Lavoro di Torino Gianna Pentenero e il presidente Uncem Piemonte Roberto Colombero.
Uncem: "Per vivere in campagna/montagna servono servizi"
Un dato che aiuta a capire la realtà è che in Piemonte ci sono ben 485 paesi montani ed oltre il 51,5% del territorio è coperto da cime e vette. "Post Covid - ha sottolineato Colombero - c'è stata una riconsiderazione di vivere sui territori: uno ci vive però anche perché posso avere dei servizi. Se no facciamo retorica sull'andare a stare in montagna e campagna".
"Nell'ottica della transizione digitale, - ha sottolineato il Presidente Uncem Piemonte - ci deve essere però un accompagnamento al processo. Alla luce della crisi demografica, è necessario rimettere al centro i servizi" ha concluso.