"Abbiamo scritto questo brano per rievocare emotivamente i passaggi di un fallimento, far riemergere dalle profondità di noi stessi quei tesori di cui è difficile parlare e che ci permettono di affrontare le nuove quotidianità con occhi diversi". Con queste parole Santaré, la band nata a Monforte, ha raccontato l'uscita del nuovo singolo "Naufragio". Santarè è il titolo di una storia di vita fatta di musica. È il nome di un luogo della Langa Piemontese fatto di terra da ammaestrare, diventato anche un non-luogo, dove i sogni, le emozioni, le realtà sottili di tutti i musicisti che l'hanno vissuta e la vivono tutt'ora si incontrano e prendono vita.
I Santarè sono Filippo Cavallo (voce, chitarra acustica e pianoforte), Andrea Gorga (basso elettrico) e Massimo Lorenzon (batteria), con la collaborazione di vari chitarristi (ad oggi Francesco Bordino) e di Andrea Bergesio (post-producer e fonico della band). Nati e cresciuti in provincia di Cuneo, i quattro musicisti forgiano individualmente, le proprie esperienze musicali in diversi ambiti della scena musicale italiana, imponendosi all'attenzione del pubblico grazie a numerosi concerti live e diverse pubblicazioni. La band nasce nel 2001, ma è dal 2011 che i 4 decidono, sotto il nome del gruppo fondato dal cantante, di condividere le proprie aspirazioni e competenze.
Durante la pandemia nei primi mesi del 2021 partecipano alla social call dell’artista albese Valerio Berutti “L’abbraccio più forte” musicando un’animazione con un brano dall’omonimo titolo. Nello stesso anno, in collaborazione con Radio Alba vincono il premio “Alba capitale della cultura d’impresa” avendo così la possibilità di presentare il nuovo progetto discografico con un concerto ad Alba per il 12 ottobre 2021, giorno dell’uscita del singolo “Davvero felice?” su tutti i canali digitali.
Il calore degli strumenti acustici, le atmosfere sognanti dei sintetizzatori e le basi ritmiche elettroniche, accompagnano le calde ed avvolgenti linee vocali delle canzoni come un continuum ora meditativo, ora energico, sottolineando i temi ricorrenti dei testi: sogno, fragilità umane, emotività e una costante ricerca di un “oltre”.