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Attualità | 09 gennaio 2024, 20:10

Su Balocco "fate i buoni": fossanesi compatti con l’azienda dove intanto si è aperta la stagione delle colombe

Unanime il giudizio di lavoratori e comunità sull’operato del gruppo di via Santa Lucia nonostante l’aggravarsi del pandoro-gate: “Il lavoro deve continuare, quello della magistratura deve fare un altro corso"

Foto tratta dal sito www.balocco.it

Foto tratta dal sito www.balocco.it

L’indagine farà il suo corso, ma, intanto, le novità sul pandoro gate - che ha tutta l’aria di essere l’inchiesta dell’anno, almeno dal punto di vista mediatico - sono piombate a piè pari sulla mite e operosa provincia di Cuneo. 

La vicenda è ormai nota e riguarda Chiara Ferragni e l’azienda dolciaria fossanese, la cui presidente e amministratore delegato dell’omonima società, Alessandra Balocco, è da ieri inserita, insieme all'influencer, nel fascicolo della Guardia di Finanza di Milano, per truffa aggravata dalla minorata difesa. 

Sotto la lente degli inquirenti c’è l'operazione benefica che l’azienda fossanese concordò con la società di marketing della Ferragni in occasione del Natale 2022. Un vaso scoperchiato dall’associazione consumatori del Codacons che ipotizzò il reato e presentò esposti in 104 procure italiane. In tre di queste  sono stati, sul caso, aperti fascicoli: oltre a Milano c’è la Procura di Cuneo e Prato, ma nelle ultime due al momento parrebbero non esserci indiziati.

Ieri, lunedì 8 gennaio, il nuovo ‘scossone’: dagli inquirenti meneghini arriva la conferma dell'indagine per truffa aggravata, oltre ad acquisizione, da parte della Guardia di Finanza, di documentazione nella sede fossanese di Balocco. 

Sono serena - aveva dichiarato sul finire della giornata di ieri Chiara Ferragni - perché ho sempre agito in buona fede e sono certa che ciò emergerà dalle indagini in corso. Ho piena fiducia nell’attività della magistratura e con i miei legali mi sono messa subito a disposizione per collaborare e chiarire ogni dettaglio di quanto accaduto nel più breve tempo possibile”

Mentre è giunta in serata la nota dell’azienda dolciaria che rompe un silenzio durato giorni: "Le recenti vicende, in particolare gli sviluppi della giornata odierna, ci hanno profondamente turbato, anche pensando ai valori che ci guidano e all’etica che ci ha sempre contraddistinto”. 

“Da oltre un anno e soprattutto nelle ultime settimane – prosegue il comunicato – sono state riportate numerose informazioni non corrette, anche frutto di scarsa conoscenza, di errata interpretazione dei fatti, e in alcuni casi di strumentalizzazione”.

“Siamo fortemente dispiaciuti – si continua – che l’iniziativa sia stata fraintesa da molti: collaboreremo con le autorità, in cui riponiamo piena fiducia, certi che emergerà la nostra assoluta buona fede, e continueremo a impegnarci a creare prodotti di qualità da offrire ai consumatori in Italia e nel mondo, anche per tutelare chi è legato all’azienda, a partire dalle famiglie di chi lavora con noi. E proseguiremo a fare del bene, come già facciamo da tempo, mettendo con ancor più forza i nostri valori al centro di tutti i nostri progetti”.

Questa la nota di Balocco che, come spiega, ha nella sua tradizione “quella di far parlare i prodotti” con “la sobrietà che fa parte dello stile di famiglia, incline al lavoro ma riservata, poco esposta a livello mediatico”. 

Aspetti che, insieme alla prudenza imprenditoriale, caratterizzano molte delle realtà industriali della Granda e che fanno parte del patrimonio genetico che costituisce il “sistema Cuneo”, quel blasone che da decenni caratterizza lo storytelling locale, ben prima di Instagram. 

Sarà per questo motivo che oggi la comunità di Fossano non riesce a esprimere giudizi negativi sulla vicenda che associa al nome di Balocco quello di un reato. 

“Ho avuto modo di sentire Alessandra per gli auguri durante le feste - commenta il sindaco fossanese Dario Tallone -. L’ho trovata serena e mi ha confermato la loro totale estraneità rispetto a una vicenda che sta diventando soprattutto mediatica. Auspico che, con altrettanta serenità, la magistratura faccia il su corso. Sono certo della loro innocenza. Balocco si è sempre spesa per il territorio e continua a spendersi. Non hanno mai cercato la visibilità nei loro gesti benefici, né tantomeno agito con altri fini: non c’è un’associazione, sostenuta beneficamente da Balocco, che possa dire il contrario di questo”.    

Una vicinanza, quella di Fossano all’industria di via Santa Lucia, che era stata palese durante i funerali di Alberto Balocco, il manager scomparso all’età di 56 anni, colpito fatalmente da un fulmine mentre si trovava in bici sulla strada dell’Assietta il 26 agosto 2022. In migliaia erano accorsi durante la toccante funzione funebre nel duomo della Città degli Acaja, con la straziante lettera della figlia Diletta che parlò in quella occasione di “fortuna”, nonostante il tragico destino del padre. 

Tantissimi erano stati i lavoratori in lacrime e che hanno portato l’ultimo saluto all’imprenditore. Gli stessi lavoratori che oggi, nonostante le ultime vicende, continuano a stare dalla parte dell’azienda che dà lavoro a oltre trecento lavoratori. 

Terminata all’inizio di dicembre la produzione di panettoni con la fine delle festività natalizie ora si guarda alla "stagione delle colombe”, con i primi contrattualizzati rientrati in azienda in attesa dell’arrivo degli stagionali che opereranno almeno da metà gennaio a marzo per quella che viene chiamata “Pasqua bassa”, che, dal punto di vista degli alimentaristi, comporta una produzione concentrata in un minor lasso di giorni. 

“Il lavoro continua e deve continuare - conferma il segretario provinciale della Fai Cisl Antonio Bastardi - il lavoro della magistratura, invece, deve fare un altro corso. Balocco deve mandare avanti l’azienda: siamo fiduciosi perché parliamo di una realtà seria che ha sempre fatto beneficenza. Negli ultimi incontri sindacali non abbiamo evidenziato criticità”. 

“Abbiamo sentito l’azienda prima delle feste - commenta Elisa Livrieri della Flai Cgil - al momento possiamo dire che i volumi di produzione sono rimasti pressoché invariati rispetto allo scorso anno, ovviamente è ancora presto per valutare i volumi di vendita del Natale di quest’anno.”

Proprio sul consuntivo rispetto a come è andata la "stagione dei panettoni" potrebbe tenersi un incontro a fine mese che potrebbe dare qualche segnale rispetto alle eventuali ripercussioni del pandoro-gate sul marchio che nel 2022 ha segnalato un fatturato di 222 milioni. 

Daniele Caponnetto

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