Le felpe azzurre dei tanti volontari coinvolti e l’entusiasmo da parte del pubblico: era gremito ieri sera, mercoledì 20 marzo, il CineTeatro Iris di Dronero per l’ufficiale inizio della 3^ edizione del festival letterario diffuso “Ponte del Dialogo”.
Protagonista del primo incontro organizzato è stato lo sport in Valle Maira, uno dei territori alpini più affascinanti e apprezzati anche a livello internazionale. Ospiti speciali della serata le campionesse olimpioniche di sci di fondo Stefania Belmondo e Elena Desderi, insieme alle giovani promesse Davide Ghio e Elisa Gallo.
Un’emozionante serata, iniziata con i saluti istituzionali da parte del vicesindaco Mauro Arnaudo, che ha anche portato i saluti del sindaco Mauro Astesano. Al suo fianco sul palco l’assessore Carlo Giordano, al quale si deve un particolare impegno nell’organizzazione del festival: “Per questo primo appuntamento - ha detto Giordano - ringrazio l’associazione culturale Il Maira che ha accettato il nostro invito a presentare questo libro. È un libro che parla prevalentemente dello sci di fondo e questa sera abbiamo ospiti due campionesse olimpioniche. È uno sport che richiede fatica, costanza, molti sacrifici e che rappresenta la montagna. Il Drago giornale mensile di Dronero, negli anni ‘70/‘80 scriveva di alcuni progetti in Valle. Si parlava di impianti di risalita e per una serie di coincidenze poi questi impianti non sono andati a buon fine: io personalmente ringrazio di questo.”
Sul palco Simone Demaria, presidente dell’associazione culturale “Il Maira”, ha presentato l’ex atleta-allenatore di prestigio Fortunato Bonelli ed il suo libro “Lo sci in valle Maira. Un secolo di storia.”
È un piccolo bignami, come la definitivo lo stesso autore: poco più di una cinquantina di pagine con al suo interno una raccolta di circa 60 fotografie. Interessante e ben strutturato, ripercorre i tratti salienti della storia dello sci in Valle Maira. Oltre allo sci di fondo, dedica una parte particolare sullo sci in discesa ed un’altra sullo sci alpinismo: “Se sono qui - ha detto emozionato Fortunato Bonelli - lo devo all’associazione Il Maira che ha insistito affinché portassi a termine questo lavoro. E poi ci tengo a fare dei ringraziamenti importanti: al Comune di Dronero, in modo particolare l’assessore Carlo Giordano per l’invito e per averci scelti come primo incontro di questa terza edizione del festival, al fotografo Raffaele Romano per la sua grande professionalità con la quale ha gestito tutta la parte fotografica e non solo ed infine, ringrazio Silvio Calandri, un mio compaesano che è stato un grande campione di corsa in montagna. Alcuni record fatti negli anni ‘70 sono ancora suoi.”
Sul palco anche Gianpiero Fissore, uno dei fondatori dello Sci Club Valle Maira, Guido Campana, giornalista e per molti anni addetto stampa dello Sci Club e Nino Perino, guida alpina e maestro di sci, punto di riferimento in Valle per le attività invernali. Tra storia, aneddoti, legami ed emozioni, si parlato di sport, ma anche amicizie, nomi indelebili, progetti ed importanti realizzazioni.
Ed a proposito di realizzazioni Simone Demaria, presidente dell’associazione culturale “Il Maira”, ha detto: “Trent’anni fa partimmo con il mensile Il Maira che è rimasto nelle edicole per ventitré anni. Festeggiamo quindi questa sera i trent’anni dell’associazione, che ha avuto fin da subito, tra gli obiettivi, anche quello di pubblicare dei libri. Negli anni abbiamo pubblicato Danilo Paparelli, Secondo Garnero, Piero Raina, finalmente lo scorso anno abbiamo pubblicato Franco Baudino e stasera siamo qui a presentare questo bellissimo lavoro di Fortunato Bonelli. Quest’anno, inoltre, cadono i dieci anni della rivista Cozie, che speriamo abbia in questi anni dato un contributo importante per quanto riguarda la storia della nostra valle e del nostro territorio. E poi c’è una data molto importante, che si collega a questa serata e che desidero ricordare: il 12 dicembre 1963. Sessant’anni fa, grazie ad alcuni appassionati droneresi, alcuni dei quali vedo presenti in sala questa sera, veniva fondato quello che allora si chiamava lo Sci Cai Valle Maira, perché univa le attività sia dell’alpinismo normale sia lo sci. E primo presidente fu il maestro Luigi Codolini.”
Invitata sul palco, la figlia Gabriella Codolini ha ricordato con affetto il padre: “Lo ricordo come un uomo gentile - ha detto - Da Genova era venuto qui quand’era adolescente e la sua passione è sempre stata la montagna. A noi come famiglia ci ha trasmesso il valore del territorio, quello dell’educazione (lui era infatti un maestro elementare), quello dello sport e, cosa ancora più importante, il valore dell’educazione di bambini e ragazzi tramite l’attività sportiva.”
Ad essere invitati sul palco anche Diego Durando, ex sindaco di San Damiano Macra ed anni fa presidente dello Sci Club Valle Maira, Paolo Olivero, attuale allenatore delle squadre nazionali di sci di fondo e Paolo Giordano, presidente FISI provinciale.
Sono stati ricordati tre sportivi purtroppo deceduti: Antonello Brao, Alice Olivero e Sara Fina. In memoria di quest’ultima, ma anche ad un anno esatto dalla morte di Alice Olivero, domenica 24 marzo è stato organizzato il “Primo Memorial Sara Fina”. Quest'anno la gara in Valle Maira, tradizionalmente intitolata
"Trofeo Coniugi Codolini e Memorial Clemente Marino", è dedicata all’atleta e allenatrice dello sci club Valle Maira deceduta lo scorso anno. Il Memorial verrà assegnato alla società con i mialiori risultati complessivi in tutte le cateaorie.
Un inizio davvero importante quello di ieri per il “Ponte del Dialogo”, che in questi giorni trasformerà Dronero in un importante polo culturale con ben 23 appuntamenti in diversi luoghi identitari della città: oltre al CineTeatro Iris, il Mulino della Riviera, Espaci Occitan, la Chiesa dei Cappuccini, il Monastero di Sant’Antonio, il Museo Mallé, l’Istituto Comprensivo e l’Istituto Alberghiero.
Il Festival è promosso dal Comune di Dronero in collaborazione con l’Agenzia di Sviluppo Locale di AFP Dronero e con il Centro Studi Cultura e Territorio. Si avvale del prezioso sostegno della Fondazione CRC, della Fondazione CRT e della Banca di Caraglio.