Con la scomparsa di Giovanni Testa, per tutti Gianni, spentosi a 63 anni, il mondo del Barbaresco ha perso uno dei più esperti conoscitori di questo vino, a lungo enologo della cantina Produttori del Barbaresco. Era andato in pensione a fine 2023.
Lo ricorda con commozione Aldo Vacca, direttore della cantina e suo collega per tanti anni: “È un dispiacere e una perdita enorme. Gianni aveva frequentato la Scuola Enologica di Alba e dopo qualche anno alla Cantina Ascheri di Bra era arrivato a Barbaresco in un periodo difficile, proprio nel 1986, l’anno dello scandalo del metanolo. Abbiamo lavorato insieme per oltre trent’anni e anche grazie alla sua precisione, alla sua puntigliosità e al suo scrupolo, la Produttori del Barbaresco è cresciuta negli anni. Gianni ha sempre mantenuto una linea rigorosa, molto attento a mantenere uno stile di vinificazione semplice, che è poi risultato vincente. Un amico e un grande lavoratore che si è formato sul campo, dopo aver appreso le basi scolastiche, aggiornandosi continuamente”.
Giovanni Testa si impegnò anche nell’ambito dell’amministrazione del Consorzio Albeisa.
Lascia la moglie Vanna, i figli Simona con Andrea, Edoardo con Ilaria e parenti tutti.
Il rosario di preghiera verrà recitato presso la Casa Funeraria Lusso & Racca in strada Falchetto 61/b a Bra, oggi alle ore 17, dov’è possibile la visita fino alle ore 18.
I funerali avranno luogo presso la chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista in Bra, domani, lunedì 7 ottobre alle ore 10 partendo dalla casa Funeraria alle 9.45.