È stato incontro partecipato ed emozionante quello che sabato 23 novembre ha tenuto a Torino, presso il MAU - Museo d’Arte Urbana, la giornalista e poetessa dronerese Beatrice Condorelli.
“Oltre la poesia. Riflessioni, consapevolezze e magia”, così il titolo, ha saputo affrontare tematiche complesse in modo semplice e autentico, con una riflessione prima di tutto sull’importanza del tempo dedicato alla scrittura: “Come un artigiano che lavora con le mani - ha detto Beatrice Condorelli - il poeta lavora con la mente e tutto questo ha valore. A volte con la ‘scusa’ della passione non viene totalmente riconosciuto.”
L’utilità del dizionario per comprendere significato delle parole, la consapevolezza e la scelta nel loro uso, il percorso di conoscenza di sé, l’educazione al rispetto della propria persona e degli altri: “Quando tu hai davvero rispetto non ti permetti di fare certe cose, non ti sfiora nemmeno l’idea.” Tante le riflessioni, in un incontro che, pensato in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, percorrendo il file rouge della poesia, ha affrontato la complessità del sentimento d’amore con i suoi falsi miti ed il tema della violenza di genere.
Durante l’incontro anche un momento di magia, con lo stupore in una poesia scelta a caso tra tanti bigliettini. Molteplici emozioni, ma soprattutto la volontà di Beatrice Condorelli, con la scrittura e le parole, di esprimere dei messaggi profondi, sapendo che ad ognuno sono dati “i propri fogli di vita” e che, proprio come recita una delle sue poesie:
“Senza mai cancellare,
sapere però di poter scrivere.
Senza mai dimenticare
accorgersi di poter decidere.”
Vincitrice nel 2007 di un importante premio di eloquenza indetto dal Lions Club di Cuneo, da allora Beatrice Condorelli è attiva sul piano comunicativo. Negli anni diversi progetti e dal 2017 l’avvio di una pagina Facebook e Instagram chiamata “Beatrice Condorelli - Tra limiti e possibilità”. Oltre a pubblicare i propri componimenti su Volonwrite, si dedica anche alla scrittura su commissione: “Le parole, proprio come le fotografie, fermano i momenti significativi - dice - Può essere per un legame speciale, un matrimonio, la nascita di un figlio ma anche il ricordo di una persona cara oppure di un momento particolarmente doloroso che però ha segnato poi un punto di svolta importante nella propria vita. Poesie che rimarranno esclusivamente a quelle persone e che raccolgono momenti ed emozioni che, indelebili, rimarranno così nel tempo.”
L’incontro a Torino con Beatrice Condorelli è stato organizzato dal MAU con l'associazione Volonwrite, sostenuto dal Comune di Torino è stato l’ultimo appuntamento di “Everyday Life Fest”, rassegna promossa nell'ambito del progetto Fucina Campidoglio.