C’è un banchetto discreto, ma sempre affollato. È comparso nei venerdì di “Aperitivi in consolle” a Bra, con alcol-test gratuiti, filtrini a carbone attivo, preservativi e tappi per le orecchie. Dietro quel banchetto ci sono gli operatori del progetto ABS – Another Break Space, attivo da due anni e promosso dall’ASL CN2 attraverso il Servizio Dipendenze (SerD) e con la collaborazione della Cooperativa Sociale Alice. La loro missione è semplice e profonda: portare strumenti, informazioni e presenza umana direttamente nei luoghi in cui il consumo di alcol e sostanze è più probabile. In una parola: riduzione del danno.
"ABS è un progetto che nasce per stare nei luoghi dove il consumo di alcol e sostanze è più frequente, ma anche più invisibile", spiega Ilaria Fineschi Piccinin, coordinatrice della Cooperativa Alice. "Non aspettiamo che le persone bussino ai servizi: andiamo noi da loro. Festival, concerti, eventi in piazza. Offriamo alcol test elettronici, monouso, materiali informativi, preservativi, tappi per le orecchie, filtrini a carbone attivo. Ma soprattutto ci mettiamo a disposizione per parlare, chiarire dubbi, offrire uno spazio calmo, anche solo per fermarsi un momento."
L’azione è concreta e capillare. Solo durante due serate a Bra si sono fermate più di cento persone per informazioni e test. I prossimi appuntamenti saranno ancora a Bra il 27 giugno, prima di spostarsi su Alba, dove il progetto sarà presente per il Pride del 5 luglio e in occasione di altri eventi in fase di definizione, tra cui il festival Collisioni.
Il progetto ABS nasce nel 2022, come evoluzione del precedente Safe and Drive, finanziato dal Dipartimento Politiche Antidroga. Terminata quella fase, l’ASL CN2 ha scelto di proseguire in autonomia, sostenendo con fondi propri un’azione di riduzione del danno che punta a intercettare chi spesso resta invisibile ai servizi tradizionali.
"Spesso le persone con consumi ricreativi non entrano in contatto con i servizi finché la situazione non diventa davvero critica. Noi offriamo una presenza informale, che può fare la differenza nel momento giusto", continua Fineschi Piccinin. "Per questo lavoriamo anche a stretto contatto con i medici e i vigili: se c’è una situazione a rischio, siamo pronti ad accogliere, ascoltare, accompagnare."
Il territorio di riferimento è ampio: oltre a Bra e Alba, gli operatori hanno partecipato a eventi come Vinum, l’Artico Festival, manifestazioni a Corneliano, Magliano Alfieri e in contesti scolastici. Non si tratta solo di presidi temporanei: il progetto include anche attività di street walking, in cui gli operatori girano per le città per intercettare persone in difficoltà o a rischio, lasciando contatti e creando relazioni.