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Attualità | 10 dicembre 2025, 20:08

Saluzzo: il vescovo Cristiano Bodo ha benedetto l’altare dell’Addolorata

Recentemente restaurato grazie al finanziamento della Fondazione Cassa di Risparmio di Saluzzo e all’opera del restauratore saviglianese Cesare Pagliero.

La solennità dellImmacolata Concezione è stata, quest’anno, occasione per celebrare l’arte come espressione della fede cristiana e strumento per accostarsi al mistero di un Dio che si rivela concretamente nella bellezza, in qualunque forma essa si manifesti.

Al termine della celebrazione svoltasi lunedì 8 dicembre in Cattedrale, il Vescovo, Mons. Cristiano Bodo ha benedetto l’altare dell’Addolorata, recentemente restaurato grazie al finanziamento della Fondazione Cassa di Risparmio di Saluzzo e all’opera del restauratore saviglianese Cesare Pagliero

Collocato nella navata sinistra del Duomo, accanto all’ingresso della sagrestia, l’altare venne eretto in forma monumentale negli anni Novanta del Seicento. La sua realizzazione fu commissionata, come simbolo di devozione, dalla Confraternita della Misericordia della Chiesa della Croce Nera. Lo stemma della Confraternita è ben visibile in basso a sinistra: si tratta di uno scudo ovale con sfondo azzurro, che reca al centro la testa di San Giovanni Battista. Poco dopo la sua realizzazione, l’altare fu ceduto alla famiglia Perona, il cui stemma campeggia sulla sommità della cornice, sormontato da un cherubino in stucco, in parte celato dal cuore trafitto di Maria. La pala posta al di sopra dell’altare era stata restaurata durante i lavori che avevano interessato l’intera Cattedrale.

Durante il pomeriggio è stato aperto al pubblico il Museo diocesano Palazzo dei Vescovi, che attualmente ospita alcune opere lì trasferite durante i lavori di restauro della Chiesa di San Giovanni. Affacciandosi alla Cappella del primo piano nobile, lo sguardo è inevitabilmente colto da stupore: imponente e maestosa è la pala della Madonna del Rosario di San Giovanni, che si annovera tra i capolavori rinascimentali del territorio cuneese meglio conservati. Ad alimentare lo stupore concorrono due tavole, realizzate nel 1535 circa da Oddone Pascale, provenienti da una collezione privata. I due dipinti rappresentano, a far ipotizzare la provenienza saluzzese delle opere, i santi patroni della città di Saluzzo, cioè i santi Martino, Costanzo, Defendente e Chiaffredo.

Nel corso del pomeriggio, alla presenza del Vescovo, l’artista Ugo Giletta ha donato al Museo la sua opera “La liberazione dal tempo”, una profonda riflessione sulla figura del sacerdote in un’epoca, quale è quella attuale, segnata dalle fragilità. Da qui la scelta dell’artista di utilizzare la cera, materiale meglio adatto rispetto al metallo ad esprimerne con immediatezza la vulnerabilità. 

Sempre nel pomeriggio è stato inaugurato l’antico Presepio proveniente dalla Parrocchiale di Cardè, allestito nel Salone degli Stemmi.

cs

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