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Al Direttore | 19 settembre 2012, 10:31

"La caccia importante per combattere la crisi e strumento di equilibrio faunistico": le parole dell'assessore Isaia scatenano gli animalisti

Decine di mail, indirizzate anche ai vertici Provinciali, stanno giungendo in redazione in seguito alle parole di Stefano Isaia

"La caccia importante per combattere la crisi e strumento di equilibrio faunistico": le parole dell'assessore Isaia scatenano gli animalisti

"Oltre all’importanza dell’indotto in un momento di crisi economica come l’attuale l’attività venatoria è un importante strumento di equilibrio faunistico e di tutela dell’ambiente. La fauna deve essere una risorsa, non un problema". (CLICCA QUI per leggere l'intera lettera). Con queste parole l'assessore provinciale, Stefano Isaia, concludeva il comunicato stampa di annuncio per l'apertura della stagione venatoria in provincia prevista per domenica scorsa, anche se limitata al cinghiale. Parole che non sono piaciute agli "anti-caccia", uniti nel protestare. In queste ore stanno arrivando tantissime mail in redazione, da ogni parte d'Italia: cittadini che si dicono indignati dalle parole di Isaia. Le stesse sono "girate" anche ai vertici Provinciali. Ve ne proponiamo alcune:

"Esprimo il mio estremo disappunto nei confronti di un recente comunicato, nel quale l'assessore Stefano Isaia promuove la caccia come strumento di tutela dell'ambiente. Ritengo che un'istituzione abbia innanzitutto il dovere di promuovere iniziative che concorrano ad alimentare il progresso civile della comunità, e non gli interessi personali di pochi.  Certamente la caccia è una pratica che, oltre a causare direttamente sofferenza e morte di creature innocenti, concorre a corroborare la cultura del dominio del forte nei confronti dell'indifeso. La mia speranza è che in futuro le istituzioni evitino di dare il proprio sostegno, in qualsiasi forma, ad attività di questo tipo e che tengano maggiormente in considerazione tutte le implicazioni etiche derivanti dalle decisioni prese".

William Rossin - Cernusco Lombardone (LC)

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"Scrivo per protestare contro le recenti dichiarazioni dell'assessore Isaia in merito al settore venatorio, da lui definito particolarmente redditizio. A mio avviso non è così. Si potrebbero trovare dei metodi assolutamente pacifici, e non barbari come l'uccisione di animali indifesi, per occupare nuovi posti di lavoro a contatto con la natura, e non distruggendone la popolazione. Trovo addirittura inconcepibile che si lodi la caccia perché PRESERVA DELLE ZONE VERDI! Questo è un paradosso incredibile, perché le zone verdi non sono il diretto obiettivo dei cacciatori, a loro interessa solo fare la propria mattanza, sfogare le ire su animali indifesi (avete presente come si uccidono gli animali, vero? Avete mai letto "Contro la caccia e il mangiar carne" di Lev Tolstoj?). Ora, se invece fossero dei cittadini non cacciatori che volessero il mantenimento dei parchi per visitarli, magari a pagamento? Non sarebbe meglio da tutti i punti di vista? Anche i bracconieri avrebbero una vita difficile se la caccia fosse bandita, giacché non potrebbero più tenere nessun fucile (legalmente). Spero di farvi riflettere, ci spero sempre ma tutti se ne fregano in nome del dio denaro".

 

Ilaria Poloni, Trevignano (TV)

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"Volevo comunicare la mia contrarietà a qualsiasi tipo di caccia, la sicurezza si ottiene abolendo questa pratica sanguinaria, grazie e buon lavoro".

Gianfranco Frelli Jesi (An)

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"Finalmente si ammmette che la caccia è solo un gran affare economico: infatti, dietro ad un sacco di discorsi che cercano di difendere la caccia, confermate che è solo una questione di quanti soldi faccia girare. Allora la prostituzione e la droga hanno ancora più motivi per esistere e, seguendo i vostri discorsi, dovrebbero essere ammessi legalmente... oltretutto i cacciatori sono molto, molto meno numerosi dei drogati e dei clienti di prostitute! L'assessore non parla di bracconieri, di sicurezza per i cittadini, di inquinamento (piombo sparpagliato ovunque), del trattamento riservato ai loro cani, della volontà popolare e dell'etica! Tanto si sa che di etica e di codice morale si parla solo dopo eventi tragici o prima delle elezioni, tanto per fare bella figura. La gente è stufa e abbiamo anche il coraggio di dirlo".

Barbara Silvia Calamai

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"Buongiorno, poche righe per un concetto semplice: sparare ad un essere vivente non può essere mai giustificabile. Quanto ai presunti intenti di tutela all'ambiente, scusate ma il una smorfia simile ad un sorriso mi nasce spontanea. Siete politici, potreste controbattere con mille parole, perchè questo lo sapete fare... se solo poteste sentire il battito del cuore... Anch'io sono contraria alla caccia, e mi auguro che prima o poi si ponga fine allo scempio che ogni anno viene perpetrato a sfavore dei nostri simili. Si, perchè noi stessi siamo animali, non dimentichiamolo. Grazie".

Milena Maggi

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"La caccia è un pretesto per uccidere. I cacciatori, inutili sanguinari".

Italo Rolando, Tortona

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"Volevo solo chiedere di smetterla di camuffare l'attività venatoria con giustificazioni che sembrano nobili e responsabili, descrivendola come "strumento di equilibrio faunistico e di tutela dell'ambiente". Sappiamo che in realtà non è questo lo scopo di tutti coloro che ogni domenica vanno nel bosco armati di fucile e sparano alla fauna che vi abita.  Inoltre, parlare della fauna come di una "risorsa" dimostra quanta strada ancora ci sia da fare per far accettare all'uomo che il mondo e tutti gli altri suoi abitanti non sono al suo servizio, ma hanno lo stesso valore di ogni rappresentante della nostra specie. Incoraggiare la caccia persino come attività "salva crisi" significa mostrare cosa importi davvero a chi la sostiene e a chi la pratica: il denaro, la salvaguardia della corporazione dei cacciatori, il dominio sul resto della vita sulla Terra. In tanti ormai vogliamo che la caccia sia resa illegale, dato che il ritmo di regolazione della natura, quando l'uomo non lo modifica introducendo nuovi esemplari di specie cacciabili per il proprio divertimento, funziona benissimo anche da solo. In attesa di riscontri positivi e di un articolo che dica la verità sui motivi di incoraggiamento della caccia, porgo distinti saluti".

Giulia Sesana

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"Come giornalista, cittadina e animalista NON fanatica, mi unisco all'indignazione di tanti cittadini italiani che non ne possono più della pratica della caccia. Il punto che descrive i cacciatori come persone che tutelano l'ambiente non ha alcun fondamento nella realtà delle cose. Per non parlare delle arrampicate sugli specchi perchè "la caccia e la tradizione, e bla bla ba". I cacciatori sparano a tutto quello che si muove, umani compresi, e poi forse vanno a vedere se quello che hanno ammazzato era una specie "protetta" oppure no. L'attività dei cacciatori è pericolosa e di enorme fastidio anche per l'uomo perchè entrano indisturbati OVUNQUE con un'arroganza intollerabile; infatti ogni anno gli incidenti sono sempre all'ordine del giorno. A Belluno un uomo di 48 anni è morto e a Treviso un 24enne rischia di perdere un occhio. La caccia aiuta la crisi? La caccia aiuta i produttori e venditori di armi e i comuni che fanno cassa con le licenze dei cacciatori. Nel primo caso, si aiuta un settore che purtroppo non conosce affatto la crisi e nel secondo, quei fondi potrebbe benissimo essere introitati senza inutili spargimenti di sangue. Abbiate almeno il coraggio di definire la caccia per quello che è: un crimine legalizzato perchè chi la pratica, uccide soltanto per puro divertimento. Cari componenti della Provincia di Cuneo, se è vero che la maggior parte dei cittadini è contraria alla caccia, se esiste ancora un briciolo di democrazia, sono quelle le voci che vanno ascoltate. Distinti saluti".

Sonia Toni, direttore responsabile "La Scienza Verde"

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"Uccidere per divertimento o per cibarsi  oggi è sbagliato. Si  puo' vivere benissimo coi prodotti della terra o anche animali che pero' non devono essere martirizzati ma trattati con dignita'. Plutarco, filosofo greco, (45-125): “Per un pezzetto di carne togliamo l'anima agli animali e li priviamo della luce del sole e della vita”. Gli animali hanno coscienza di sé e sentimenti, lo firmano eminenti  scienziati. Eminenti scienziati hanno firmato la Cambridge Declaration on Consciousnessuna dichiarazione in cui grandi esperti lo scorso mese hanno affermato che gli animali hanno una coscienza, ossia consapevolezza di sé, sentimenti e capacità cognitive. Se continuate a dire che è lecito uccidere gli animali state mentendo sapendo di mentire. Tanta gente perderebbe il lavoro? Un lavoro il cui prodotto è finalizzato a togliere la vita non è un lavoro. Il lavoro dovrebbe essere finalizzato al bene comune. Che lavoro è l'industria della caccia'? Cordiali saluti.".

Dr. Antonio Gargiulo, Napoli

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"L'assessore alla caccia della Provincia di Cuneo, oltre al solito ritornello di quanto ammazzare animali per divertimento sia utile all'ambiente (!), ha dichiarato in un comunicato stampa della Provincia stessa che l'industria della caccia è importante contro la crisi. Ebbene, io non credo che l'assessorato alla caccia debba servire per pubblicizzare e sostenere la caccia, ma piuttosto per arginare i tantissimi danni che la caccia causa, per istituire controlli contro lo strapotere dei cacciatori nelle campagne, che la fanno da padroni, entrano armati nelle proprietà private, disturbano e mettono in pericolo la tranquillità e la sicurezza delle persone. Perché le istituzioni dovrebbero stare dalla parte di un 1% di persone quando la stragrande maggioranza della popolazione la caccia la vedrebbe bene abolita? E' un comportamento veramente inconcepibile e ingiusto. Si facciano piuttosto dichiarazioni e iniziative per disincentivare questa attività, non per sostenerla! Questo vorrebbe davvero dire fare l'interesse dei cittadini, e non di un gruppetto di pochi individui che si divertono ad uccidere esseri indifesi. Distinti saluti".

Marina Berati

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"Scrivo per mettere l'accento su quanto affermato sulla caccia dal dott. Isaia. E' un'attività violenta e crudele e soprattutto NON SERVE PER TENERE A BADA IL NUMERO DI ANIMALI  come si legge dal sito dedicato di Agire Ora di cui riporto parte del testo: " Il concetto di "animali in soprannumero" è privo di significato: il numero di animali che nascono e raggiungono l'età adulta è determinato, in natura, dalla "capacità portante", che è influenzata dallo spazio e dal cibo disponibili. Uccidere animali non risolve il "problema", quelli che rimangono diventano più prolifici, o hanno maggior probabilità di raggiungere l'età adulta, cosicché in breve tempo si raggiunge lo stesso numero iniziale". Quindi diciamo le cose come stanno: la caccai è un giro di denaro che si basa solo ed esclusivamente sulla morte e sul sangue, per favore non condiamolo con concetti di necessità della caccai per la sopravvivenza dell'uomo".

Federica Grosso - Saluzzo

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"Con la presente mi oppongo alle parole dell'assessore Isaia a favore dell'attività venatoria, la maggior parte degli italiani è contraria alla caccia, non mi addolora sentire che i cacciatori ogni tanto si sparano tra di loro, in quanto essi rappresentano la parte peggiore dell'animo umano, quella insensibile alla sofferenza e alla morte di altri esseri senzienti. Nessuno ha il diritto di stroncare la vita di un mammifero. La caccia è fonte di guadagni e di lavoro? Non è un buon motivo, si guadagna bene anche con la tratta degli schiavi, lo sfruttamento della prostituzione ed il traffico di droga, ma queste attività sono illegali, dovrebbe esserlo anche la caccia".

Claudio Laviano

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"Scrivo in merito all'apertura della caccia a Cuneo..Premettendo che io sono per l'abolizione della caccia in toto,ci terrei a spiegarvi il motivo..La caccia non è solo un pericolo per gli animali,ma anche per l'uomo..Infatti assistiamo tutti i giorni a "incidenti" di caccia tra gli stessi caccaitori o anche di pallottole vaganti che feriscono animlali domestici ,ma anche umani ...Inoltre con la caccia non è possibile organizzare una gita di domenica,visto che è un giorno in cui i cacciatori sono attivi e sorge il pericolo  di rimanere feriti... Concludo dicendo che tutte le specie vanno tuitelate ,di conseguenza mi auguro che per quest'anno sospendiate l'attività venatoria ,e in futuro vicino si arriva all'abolizione della caccia nel territorio nazionale. Grazie in anticipo".

Simona Farci

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"L'assessore sostiene che la caccia sia un'attività di tutela per l'ambiente, e addirittura promuove l'attività venatoria come un settore salva crisi. Secondo i sondaggi la maggior parte delle persone (lobby con tutti i loro interessi a parte), è contraria alla caccia e non crede a queste a queste falsità che cercano di giustificare e salvare la facciata di un'attività crudele e squallida. Ritengo che un assessore più che fare un appello per la sicurezza dovrebbe adoperarsi per far smettere questa attività perché denota solo arretratezza, mancanza totale di sensibilità verso la natura e verso gli animali e violenza gratuita verso esseri più deboli per il solo bisogno di sfoggio di onnipotenza dell'uomo. Spero davvero che ci si rifletta. Cordiali Saluti".

Y. V.

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"Con la presente intendo manifestare il mio completo disappunto riguardo l'apertura della caccia al cinghiale, non mi spiego come al giorno d'oggi si possano garantire diritti  solo ad alcuni animali (vedi cani e gatti) mentre è lecito compiere una barbaria simile ai danni di altri. Ma del resto noi esseri umani abbiamo questa brutta abitudine di pensare di essere di un'intelligenza superiore e quindi di avere il diritto di vita e di morte su altre specie che come noi abitano il meraviglioso pianeta. Negli anni sono fortunatamente stati condannati forme di razzismo e di sessismo, ma purtroppo a voi riconosco una grave forma di SPECISMO.. La mancanza di sensibilità nella gente le rende brutte persone! Mi auguro che almeno uno di voi rimanga colpito da questa lettera e si faccia un esame di coscienza! Con tutto il cuore".

Roberta Palumbo (MILANO)

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"Cosa non si fa e non si dice pur di salvaguardare qualche triste guadagno.Si legittima un'attività - quella venatoria - che è una tragedia per i nostri boschi, per gli esseri indifesi e innocenti che vengono torturati e uccisi, per gli umani che per sbaglio vengono feriti o uccisi tutti gli anni. Basta con questa pratica immonda: basta con la caccia! Distinti saluti".

Barbara Logos, Milano

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"Non posso dire altro che VERGOGNA! Addirittura magnificare questa barbarie come misura anticrisi è davvero il colmo!  Senza contare che se i cacciatori non allevassero animali apposta per metterli in natura e divertirsi non ce ne sarebbero in esubero. Noi siamo stufi. Il TAR ha stabilito che la caccia in Piemonte non si sarebbe aperta e invece vi siete subito attivati inventandovi decreti per fare ciò che volete. Ma chissà perchè quando si tratta di fare qualcosa per i citttadini ci vogliono decenni! Vi ricordo che oltre il 90% dei cittadini non vuole la caccia. Una cittadina stufa di avere cacciatori che sparano in casa".

Mara Piazzolla

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r.g.

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