La Storia con la “S” maiuscola, per molto tempo è stata storia di regni, guerre, conquiste, trattati, di solito scritta dai vincitori. Esiste però un’altra storia, che vale la pena di interrogare. Conoscerla significa veramente conoscere meglio un’epoca. Non è un caso che oggi gli studi storici siano un ramo così importante degli studi delle donne.
Nel dibattito delle donne sulla memoria si è discusso del cosiddetto “paradigma dell’inclusione”. Secondo il paradigma dell’inclusione, nella storia alcune donne sono descritte per la loro eccellenza, che le eleverebbe a un contesto politico, culturale, sociale che tuttavia, essendo, come è, centrato sull’universale maschile, rimarrebbe inalterato, o addirittura legittimato dalla presenza femminile. Quando non è una disattenzione o una cancellazione, tutto si tradurrebbe dunque in una conferma dello statu quo.
I documenti relativi alla vita delle donne sono quelli che rischiano più facilmente di perdersi. Spesso l’impegno politico, sociale, professionale, culturale delle donne ha assunto aspetti diversi da quelli degli uomini – non di rado anche meno formalizzati e più intermittenti – e più difficilmente se ne trova un’adeguata rappresentazione negli archivi generalisti.
L’Archivio delle Donne in Piemonte con questo convegno vuole far riemergere e salvare la memoria delle donne, ma anche potenziare la ricerca, affinché resti vivo il legame con quanto hanno pensato e fatto le donne del nostro passato.
Questo convegno, che è oggi alla sua ottava edizione, è come sempre un invito a non dimenticare, a custodire e a studiare le tracce delle donne nella storia, ma il programma che proponiamo, nella stimolante e ampia gamma di interventi che propone, è anch’esso una testimonianza di ricchezza e vitalità.
Il convegno è organizzato da Archivio delle Donne in Piemonte, Istituto Storico Resistenza di Cuneo, Fondazione Nuto Revelli, Laboratorio archivio delle donne L’anello forte di Paraloup, in collaborazione con la città di Cuneo.
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