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Eventi | 26 maggio 2015, 07:46

La fame e l’abbondanza: a Trinità riflessioni sul cibo nell’ambito della rassegna Convivenze

Circa 800 milioni di persone nel mondo soffrono la fame, mentre quasi un miliardo e mezzo sono considerate sovrappeso: se ne discuterà venerdì 29 maggio alle ore 20.45 nella Biblioteca civica

Valentina Peveri e Gaia Cottino

Valentina Peveri e Gaia Cottino

E’ uno dei paradossi più forti del nostro tempo: circa 800 milioni di persone nel mondo soffrono la fame (FAO 2014), mentre quasi un miliardo e mezzo sono considerati sovrappeso (OMS 2009). Molti paesi del Sud del mondo non riescono a soddisfare le esigenze alimentari di base dei loro abitanti e molti paesi del Nord producono quantità di eccedenze alimentari e gettano in discarica molto cibo commestibile.

Se ne discuterà venerdì 29 maggio alle ore 20.45 nella Biblioteca civica nell’ambito di un incontro chiamato significativamente “La fame e l’abbondanza, riflessioni sul cibo nell’anno di Expo”. A dialogare su questa schizofrenia alimentare saranno due ricercatrici che hanno lavorato sui temi dell’alimentazione: Gaia Cottino, antropologa culturale romana che ha compiuto ricerche sui temi del corpo e dell’obesità alle Hawaii e nell’arcipelago delle isole Tonga, e Valentina Peveri, antropologa bolognese che ha lavorato sulle rappresentazioni della fame in Africa, in particolare in Etiopia. Le due ricercatrici hanno partecipato a convegni e gruppi di indagine legati a Expo 2015 e nella stessa mattinata del 29 maggio terranno una conferenza al Campus “Luigi Einaudi” dell’Università di Torino su queste tematiche.

L’incontro sul cibo è l’ultimo appuntamento primaverile della rassegna culturale “Convivenze”, organizzata dall’Assessorato alla cultura e dalla Commissione cultura del Comune di Trinità, anche grazie al sostegno dei Lions Club Mondovì-Monregalese e Fossano-Provincia Granda.  Basata su un’idea innovativa di “fare cultura”, la rassegna Convivenze presenta incontri accessibili a tutti ma non banali: l’idea di fondo è che viviamo tempi che richiedono partecipazione e conoscenza, nell’ottica di uno spirito “convivialista”, basata cioè sul piacere di stare insieme.

La formula si è rivelata di grande successo: oltre 300 persone hanno seguito i primi due eventi. “La lingua e il dialetto”, un dialogo tra Marco Aime e Filippo Bessone tenutosi a fine aprile, ha introdotto in modo “spettacolare” il tema della convivenza linguistica. “I buoni e i cattivi” ha portato a inizio maggio a Trinità il tema del carcere, proposto nel pomeriggio a oltre 100 ragazzi delle scuole medie e la sera a tutti attraverso un dialogo tra Bruno Mellano, garante piemontese delle carceri, il sociologo Franco Prina e il fotografo Davide Dutto.

N.B.

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