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Eventi | 15 novembre 2015, 21:20

Scrittorincittà 2015: Mario Calabresi, Michela Murgia e "Un sogno, per vivere davvero"

L'appuntamento si è tenuto al cinema Monviso

Scrittorincittà 2015: Mario Calabresi, Michela Murgia e "Un sogno, per vivere davvero"

Se rimani orfano a due anni perchè tuo papà, il Commissario Calabresi, è stato ucciso in modo vigliacco sotto casa mentre stava salendo sulla 500 blu di tua mamma, potresti anche arrogarti il diritto di avercela con il mondo. Ne avresti tutte le ragioni.

Mario Calabresi, direttore de LA STAMPA dal 2009, invece ha scelto un altro linguaggio, un altro stile di vita. E' diventato un portatore sano di ottimismo. Uno che parla di sogni, di fiducia e di speranza. Uno che afferma che i sogni sono contagiosi.

E il tutto esaurito del Monviso a “Scrittorincittà” per la presentazione del suo libro “Non temete per noi, la nostra vita sarà meravigliosa” è la conferma che i sogni sono un buon investimento.

La chiacchierata, introdotta da una intensa e pungente Michela Murgia, ripercorre la concretezza di un'idea marchiata come folle nei primi anni settanta.

Gigi e Mirella, ginecologo lui e pediatra lei, poco più che ventenni, decidono di sposarsi e invece di tazzine da tè e corredo richiedono ad amici e parenti l'occorrente per aprire un ospedale in Uganda: 22 lettini per adulti, 9 lettini per bambini, culle per neonati e attrezzi per la chirurgia. La loro lista nozze prende vita, nel vero senso del termine.

Mario Calabresi ha deciso di raccontare la dolcezza di questa storia perchè Gigi e Mirella sono i suoi zii. Ma soprattutto perchè ha percepito - girando in lungo e in largo l'Italia per incontrare i ragazzi della scuole - quanto è forte oggi lo smarrimento, l'insicurezza, la paura del futuro. E allora ha voluto tentare di dare delle risposte allo scoraggiamento di tanti giovani, di numerosi adolescenti che gli hanno chiesto se vale ancora la pena coltivare dei sogni.

E quindi, oltre a quella di Gigi e Mirella, hanno preso forma tanti racconti di “ragazzi italiani che non hanno avuto paura di diventare grandi”. Storie semplici e vere di persone che hanno deciso di crederci fino in fondo, nonostante il mondo attuale abbia detto loro che i desideri contano relativamente, che l'importante è essere pratici, che non c'è posto per la fantasia al potere della tua vita, che i tuoi sogni magari potranno essere solo un simpatico hobby. Storie di ragazzi che parlano di valori quali passione, impegno e fatica mossi dal pensiero che ha ancora un senso guardare avanti con coraggio.

Il direttore de “La Stampa” ha poi sottolineato che non va solo tutto male, nonostante quello che si vede attorno a noi. E' sempre più forte in Italia il concetto di “massa critica”, di un “noi” che si prende cura del bene comune: “Nel Paese oggi ci sono molti più noi di quello che si pensa e di quello che si racconta. Vedo continuamente dei pezzi di noi importanti. E' un discorso di racconto e di percezione.

E dell'importanza dell'impegno personale di ognuno, per migliorare e per risvegliare le coscienze civili: “E' doveroso indignarsi, ma ogni volta che ti indigni, se anche dopo provi a impegnarti per mostrare una soluzione che risolva quel problema, allora questo sarebbe benvenuto, perchè l'indignazione da sola, non basta.

Ultimo particolare; dalla lista nozze di Gigi e Mirella per la creazione dell'ospedale di Matany in Uganda, attualmente sono operativi 250 letti per adulti e lo scorso hanno i 12 medici africani in servizio nella struttura hanno eseguito circa 10.000 operazioni e sono nati 1490 bambini.

I sogni sono contagiosi.

valter castellino

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