Non piove da 20 giorni sulla provincia di Cuneo e su tutto il Piemonte. Dopo la grande alluvione del 24 novembre scorso, praticamente non è più scesa una goccia d'acqua.
Alta pressione, nebbia e smog: un mix micidiale, che fa tornare indietro di qualche mese, riportandoci allo scorso inverno, quando in Piemonte si contarono 100 giorni senza una goccia d'acqua, con relativa emergenza incendi. Per ora siamo lontani da quel numero, ma le previsioni non sono confortanti.Non è prevista pioggia per almeno altre due settimane.
Ma la vera emergenza, in questo momento, è lo smog. Nella provincia di Cuneo, tra i centri maggiori, si salvano solo Cuneo, Mondovì, Fossano e Saluzzo. Semaforo giallo, perché è da oltre oltre una settimana che si registrano concentrazioni di polveri sottili superiori alla norma, per Savigliano, Bra e Alba.
L'assessore regionale all'Ambiente, Alberto Valmaggia, ha invitato Comuni e cittadini a fare la loro parte sull'emergenza smog che sta interessando Torino e altre città del Piemonte.
Ad Alba, da oggi 14 dicembre e fino al 31, è in vigore l'ordinanza per ridurre l'inquinamento: divieti per veicoli diesel Euro3 o precedenti, riduzione di un'ora di riscaldamento negli edifici pubblici e altre misure analoghe.
Come indicato dall'assessore Valmaggia, "la responsabilità di applicare misure restrittive del traffico è dei Comuni, e quella di adottare buone pratiche di sostenibilità è degli stessi cittadini. I dati sono noti: ora bisogna che ognuno faccia la propria parte. Mentre la pioggia è un evento incontrollabile, l'inquinamento è qualcosa che noi autoalimentiamo. Se cambiamo i comportamenti, per esempio usando meno l'auto, il dato migliora".
L'assessore anticipa inoltre che “fra poche settimane sarà pronto il Piano antismog del Piemonte, che affronta la questione in un'ottica non emergenziale ma di lungo periodo nei campi del riscaldamento, del traffico, dell'industria e dell'agricoltura. Con l'Arpa sono state fatte delle simulazioni che hanno richiesto un po' di tempo”.