Lunedì 5 agosto scorso la visita del Governatore del Piemonte a Demonte, per vedere da vicino la situazione di un paese che ogni giorno è attraversato da centinaia e centinaia di tir.
La situazione, da allora, non è cambiata e si aspetta il parere del Mibac (Ministero per i beni e le attività culturali), che si prospetta negativo e che bloccherebbe la realizzazione della variante. Siamo al quinto progetto, quello che prevede il passaggio sotto la collina del Podio, 70 metri sotto i resti di un antico forte d'età napoleonica. Qui arriva l'inghippo.
Inoltre anche il parere positivo del Ministero dell'Ambiente è vincolato a un passaggio in Commissione Europea, in quanto l'intervento interesserebbe parte dell'area della “Rete Natura 2000” (una rete di siti di interesse comunitario, e di zone di protezione speciale creata dall'Unione europea per la protezione e la conservazione degli habitat e delle specie, animali e vegetali, identificati come prioritari dagli Stati membri dell'Unione europea).
Lo stato della procedura risulta, come chiunque può vedere cliccando https://va.minambiente.it/it-IT/Oggetti/Info/1808, in attesa del parere MIBAC. Quindi è tutto ancora fermo.
E intanto, come dimostrano le immagini scattate ieri pomeriggio all'altezza della curva di "piazzetta della botteria" che porta al centro del paese, il passaggio dei tir e i relativi ingorghi e rischi per i suoi abitanti continuano. Senza, al momento, alcuna prospettiva di risoluzione, cosa che la Valle Stura attende da decenni.













