Resa dei conti in Consiglio comunale, domani (giovedì 13 giugno) alle 18 nel salone del municipio di Cuneo, tra le forze della maggioranza cittadina e quelle di minoranza in un incontro – incentrato sull’affaire Tettoia Vinaj – richiesto esplicitamente da queste seconde con l’obiettivo di chiarire alcuni dei dubbi aperti, sull’argomento, nelle settimane successive alla conclusione del celebre contenzioso civile tra l’ente comunale e la Tettoia Vinaj srl.
Un Consiglio comunale speciale che si preannuncia non solo partecipato ma, ovviamente, molto teso.
Il mancato pagamento, il contenzioso, il nodo dell’avvocatura
Il caso della tettoia Vinaj – è noto – arriva da lontano e riguarda il mancato pagamento, da parte della srl gestrice dell’immobile di piazza Foro Boario, di canoni di gestione e monetizzazione dei parcheggi per una cifra che ormai dovrebbe aver raggiunto quasi il milione di euro.
Una situazione presa di petto dall’amministrazione comunale nel 2021, con l’apertura ufficiale del contenzioso legale poi conclusosi qualche settimana fa. La decisione del tribunale di Cuneo: la società viene ritenuta responsabile del mancato pagamento e obbligata alla restituzione dell’immobile alla disponibilità del Comune nel più breve tempo possibile, ma non alla restituzione di quanto dovuto (richiesta incompatibile contestualmente a quella dell’adempimento del contratto di gestione).
Ampio è stato, conseguentemente, il dibattito pubblico. Con momenti, anche, di particolare tensione vissuti soprattutto in Consiglio comunale quando l’assessore Valter Fantino e la sindaca Patrizia Manassero si sono trovati a rispondere alle istanze e alle richieste di aggiornamento dei consiglieri di minoranza: al centro, anche, il futuro dell’Open Baladin (che nella tettoia trova, ormai da anni, posto) e quello dell’incarico legale allo studio torinese dell’avvocato Vittorio Barosio (che, secondo quanto riportato dal quotidiano La Stampa, sarebbe stato rescisso per decisione dell’amministrazione a seguito della decisione di procedere, rispetto alla decisione del tribunale, con un appello).
La restituzione dell’immobile e la concessione temporanea
L’ultimo aggiornamento in ordine temporale è stata la riconsegna ufficiale dell’immobile al Comune, perfezionata la scorsa settimana tramite un incontro tra Dario Dalmasso – amministratore della srl – e il suo legale Fabrizio Revelli e i dirigenti dell’Ufficio Patrimonio. “Noi ora usciamo di scena – ha commentato Revelli - . Tettoia Vinay srl non deve al Comune nemmeno un euro, da sentenza, perché suscettibile d’impugnazione. Dei 900mila, 450mila corrispondono alla monetizzazione dei parcheggi e non sono dovuti, come come i canoni: dal nostro punto di vista non si sono rispettate le condizioni di equilibrio economico-finanziario perché in ballo ci sono gli oltre 600mila euro investiti dalla società, che si configurano coma perdita. Un investimento non recuperato, un’operazione davvero non felice”.
Poche ore dopo l’acquisizione del bene il Comune ha deliberato una concessione “ad interim” all’Open Baladin – del valore di 26mila euro (+IVA) e valida per quattro mesi – in modo da salvaguardare l’esistenza dell’esercizio di somministrazione e il mantenimento dei suoi lavoratori. Intanto, l’idea è quella di procedere alla creazione di un nuovo e ufficiale bando di affidamento in concessione.