Egregio Direttore,
intervengo per rispondere alla lettera pubblicata in data 20 gennaio 2025, in cui si chiedeva più sobrietà per commemorare la battaglia di Nowo Postojalowka.
Non so se il signor Boschetti abbia partecipato a tutte le manifestazioni organizzate nel fine settimana del 17-18-19 gennaio dalla Sezione ANA di Cuneo (con il patrocinio del Comune di Cuneo, della Regione Piemonte e della Provincia di Cuneo), ma per quanto mi riguarda ho vissuto un clima di forte dolore e commozione, come doveva essere. Nella serata di venerdì 17, in Sala San Giovanni, è stato proiettato “La Campagna di Russia, ieri e oggi”, un filmato di Danilo Dolcini che ci ha permesso di rivivere le tragiche immagini di quella sciagurata battaglia e, personalmente, rivivere i ricordi legati alla figura di mio zio che, come migliaia di giovani cuneesi, venne mandato a morire nelle fredde terre russe.
Il sabato 18 ho accolto in Municipio il Consiglio Direttivo dell’Associazione Nazionale Alpini, ricordando con i presenti lo storico legame del nostro territorio con le penne nere, mentre nel pomeriggio, dopo la Resa degli Onori al sacrario di San Maurizio, abbiamo vissuto un momento di commemorazione al monumento in onore della Cuneense, situato nei pressi dell’ex stazione Gesso. Qui era aperto il Memoriale, dove le guide hanno accolto decine di visitatori (tra cui diversi giovani) e raccontato loro la storia e i volti della drammatica spedizione.
Nella giornata di domenica 19 la cerimonia con l’alzabandiera, gli Onori ai Caduti e gli interventi delle autorità in corso Monviso, dove oltre a centinaia di alpini erano presenti anche tanti cittadini. Da lì è partita la “sfilata”, se così si può chiamare, in cui ho avvertito un’atmosfera certamente non di festa, nonostante le fanfare. Penso sia stata un’importante occasione per portare all’attenzione dei cittadini, presenti per le strade e sui balconi, l’anniversario della battaglia.
Il mio ringraziamento va alla Sezione ANA di Cuneo sia per l’organizzazione delle celebrazioni che per l’incessante lavoro che porta avanti al Memoriale e nelle scuole, per tramandare alle nuove generazioni quanto accaduto, affinché non si dimentichi mai e soprattutto non si possa più ripetere.
In conclusione, credo che il modo di vivere queste ricorrenze sia soggettivo e che siano stati giorni davvero preziosi per la nostra comunità.
Ringraziando per l’attenzione, porgo cordiali saluti
La sindaca Patrizia Manassero