L’Eduscopio 2025, il rapporto annuale elaborato dai ricercatori della Fondazione Giovanni Agnelli, ridisegna anche quest’anno la mappa della qualità scolastica italiana, offrendo un’analisi dettagliata delle scuole superiori più efficaci nel preparare gli studenti all’università o al lavoro.
Lo studio, giunto all’undicesima edizione, confronta migliaia di istituti su scala nazionale attraverso indicatori oggettivi ricavati dai dati ministeriali. Per i percorsi universitari vengono valutati esami superati, crediti ottenuti, tempi di completamento e media dei voti nel primo anno, considerato come lo specchio più chiaro della preparazione ricevuta alle superiori.
Sul versante lavorativo, invece, l’attenzione è rivolta alla rapidità con cui i diplomati trovano un’occupazione significativa e alla coerenza tra impiego ottenuto e percorso di studi.
Nella provincia di Cuneo il quadro che emerge è quello di un sistema scolastico capace di distinguersi in quasi tutti i settori.
Nei licei classici il primato resta nelle mani del Peano-Pellico di Cuneo, che conferma l’ottima capacità di formare studenti destinati a ottenere risultati brillanti all’università. Sul fronte scientifico domina il Giovenale Ancina di Fossano, che quest’anno si distingue anche come miglior linguistico della provincia. Per lo scientifico delle scienze applicate spicca il Vallauri di Fossano, mentre il Peano-Pellico mantiene la leadership nello scientifico sportivo.
(Il Pellico Peano di Cuneo primeggia tra i licei classici)
Nel settore delle scienze umane, Cuneo conquista il vertice con il De Amicis, mentre l’opzione economico-sociale vede in testa il Vasco-Beccaria-Govone di Mondovì. Una fotografia che ribadisce la solidità dei percorsi liceali della Granda, sia nell’ambito più tradizionale sia in quello delle scienze sociali.
Il capitolo degli istituti tecnici conferma Fossano come uno dei poli formativi più interessanti della provincia: il Vallauri emerge come miglior tecnologico e presenta una delle percentuali più elevate di inserimento lavorativo (86%), segnale di una solida collaborazione con il tessuto produttivo locale. Sul fronte economico è il Denina di Saluzzo (86%) a registrare il dato più alto di occupazione a sei mesi dal diploma, seguito dall’Einaudi di Alba e dallo stesso Vallauri.
Per gli istituti professionali, il quadro si articola ulteriormente: nella categoria dei servizi primeggia il Virginio-Donadio di Dronero (76%), mentre per l’industria e l’artigianato il miglior risultato è del Guala di Bra, con livelli di collocamento lavorativo che sfiorano il 90%.

(Al Guala di Bra i livelli di collocamento lavorativo sfiorano il 90%)
A seguire, Grandis di Cuneo, Denina di Saluzzo e Aimone Cravetta di Savigliano, confermando una rete scolastica profondamente radicata nel mondo produttivo locale.
Dalle classifiche emerge un sistema provinciale che coniuga tradizione, competenze e attenzione all’evoluzione tecnologica. La presenza di numerosi istituti di piccole dimensioni sembra favorire un approccio più attento al monitoraggio e alla personalizzazione del percorso degli studenti, contribuendo a risultati che si collocano ormai stabilmente sopra la media regionale.
L’Eduscopio 2025 fotografa dunque l’immagine di una provincia in cui il rapporto tra scuole, famiglie e territorio funziona e continua a produrre valore. Un patrimonio educativo che, anno dopo anno, conferma la Granda come una delle realtà più solide ed efficaci dell'intero Nord Ovest italiano.














