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Eventi | 16 dicembre 2025, 16:58

La Festa del Tarluc illumina l’inverno della Valle Stura

Tradizioni occitane, musica, teatro e natura: dal 24 dicembre 2025 al 5 gennaio 2026 l’Ecomuseo della Pastorizia celebra uno dei riti più identitari delle Alpi cuneesi

La Festa del Tarluc illumina l’inverno della Valle Stura

Nel cuore dell’inverno, quando le montagne della Valle Stura si vestono di silenzio e neve, torna uno degli appuntamenti più attesi e simbolici del territorio: la Festa del Tarluc. Dal 24 dicembre 2025 al 5 gennaio 2026, l’Ecomuseo della Pastorizia di Pontebernardo propone un ricco calendario di eventi gratuiti che intrecciano cultura occitana, tradizioni pastorali, musica, teatro e attività per tutte le età.

La rassegna si apre nella notte della Vigilia con la Santa Messa di Natale nella chiesa dell’Assunta, animata dalla musica tradizionale occitana, a testimonianza di un legame profondo tra spiritualità e identità locale. Nei giorni successivi, il programma si articola tra laboratori creativi, spettacoli e momenti di scoperta pensati per famiglie, bambini e visitatori.

Tra gli appuntamenti più significativi, il laboratorio di gioco-teatro dedicato ai più piccoli, la rappresentazione della tosatura della pecora “Flouca”, che riporta al centro i gesti antichi della pastorizia, e il laboratorio di feltro aperto a grandi e piccoli. Non manca la musica, con il concerto DUEA, che unisce voci narranti e violini in un racconto sonoro intenso e suggestivo.

La Festa del Tarluc è anche un invito a vivere il territorio: la ciaspolata del Tarluc, guidata da un accompagnatore escursionistico, permette di esplorare il paesaggio invernale e di concludere l’esperienza con una degustazione di prodotti locali. Durante il periodo festivo sarà inoltre possibile visitare gratuitamente il percorso espositivo dell’Ecomuseo e la mostra fotografica dedicata alla memoria e alla vita d’alpeggio.

Più che una semplice rassegna, la Festa del Tarluc si conferma come un momento di comunità e trasmissione culturale, capace di raccontare la Valle Stura attraverso le sue voci, i suoi suoni e i suoi saperi. Un’occasione preziosa per riscoprire, nel tempo sospeso dell’inverno, il valore delle tradizioni che ancora oggi tengono vivo il legame tra uomo, montagna e storia.

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